E' stata riconosciuta come entità etnica soltanto in epoca relativamente recente. E' derivata dall'incrocio di bovini Marchigiani di ceppo Podolico non migliorati (un tempo impiegati per i lavori agricoli) con soggetti di razza Chianina e, successivamente, dall'unione delle bovine meticce Chianine-Marchigiane) con tori di razza Romagnola. Solo nel 1932 ha avuto inizio un'accurata selezione che ha portato la razza Marchigiana al "tipo" attuale.
E' la terza razza da carne in Italia. Allevata soprattutto nelle Marche e nelle regioni limitrofe (Abruzzo, Molise, Campania). Allevata soprattutto al pascolo. Ottima adattabilità al pascolo in diverse condizioni perché ottima utilizzatrice dei foraggi e resistente alle malattie ed agli ectoparassiti. L'Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani Carne A.N.A.B.I.C. gestisce, dal 1966, i libri genealogici delle razze bianche italiane (Chianina, Romagnola, Marchigiana, Maremmana, Podolica).
Colore mantello grigio quasi bianco in entrambi i sessi. Nei maschi presenza di peli grigi nel treno anteriore e attorno agli occhi (occhialatura).
I vitelli dalla nascita a 4-6 mesi sono fromentini.
Mucose e cute pigmentate nere.
Corna medio-corte e grossolane, nere in punta.
Buona conformazione per la produzione di carne. Razza più piccola della Chianina ma con pesi analoghi (arti più corti e maggiore sviluppo masse muscolari).
Arti e unghioni molto forti (caratteristiche importanti per il lavoro).
Ottima qualità della carne (giusta marezzatura e tenera). Produzione di latte appena sufficiente o scarsa per il vitello.
Un tempo a duplice attitudine (carne e lavoro), è ora allevata solo per la carne.
Toro di razza Marchigiana (foto www.cattlenetwork.net)
Marchigiana: toro e vacca ideali (foto www.anabic.it)