Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero - Piemonte
Atlante dei Parchi e delle aree protette in Italia

Tipologia di area protetta - Dove si trova

Tipologia: Parco Naturale Regionale; istituito con L.R. 14 marzo 1995, n. 32.
Regione: Piemonte
Provincia: Verbano-Cusio-Ossola

Il Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero tutela due gemme incastonate tra le montagne dell'Ossola, nel lembo più settentrionale del Piemonte. Occupa una superficie di 8.594 ettari ed è il risultato dell'unione di due precedenti parchi (istituiti con i due distinti atti formativi del 1978 per il Parco dell'Alpe Veglia, e del 1990 per quello dell'Alpe Devero, unificati nel 1995) compresi fra i 1.600 e i 3.000 metri di altitudine. Il Parco si estende tra il Monte Leone e punta d'Arbola, nel sistema di valli laterali dell'Ossola; vi si accede attraverso la Val Devero, che sfocia nella Valle Antigorio all'altezza di Baceno, e il sistema Val Divedro-Val Cairasca, che si aprono sul versante ovest della Val d'Ossola.

Alpe Veglia Cianciavero - Lago Bianco (foto www.parcovegliadevero.it)

Descrizione

Durante le lunghe ondate di freddo del Quaternario diversi immensi ghiacciai dello spessore di molte centinaia di metri ricoprivano gran parte dei territori dell'Ossola compresi tra il Pizzo Mottiscia (3.156 m), il Pizzo d'Aurora (2.984 m) e il Monte Leone (3.552 m) proprio dove attualmente passa la galleria del Sempione. Muovendosi verso il fondo della Val Cairasca, le diverse lingue di ghiaccio si incontravano e si fondevano tutte in un vasto bacino che alimentava a sua volta una nuova lingua. Quest'ultima, attraverso la forra del Groppallo, si riversava nel sottostante bacino di Nembro dopo aver superato un dislivello di circa 400 m. Quando le temperature ripresero ad aumentare, il grande ghiacciaio della Val Cairasca si ritirò a poco a poco verso l'alto ma, al di là della soglia del Groppallo, le acque di fusione non trovarono più una via per potersi facilmente incanalare ed allagarono ben presto il vecchio bacino di confluenza. Col tempo i sedimenti alluvionali portati dalle acque dei torrenti colmarono completamente il neoformato lago e apparve finalmente un pianoro circondato da alte montagne, dapprima paludoso, poi ricoperto di prati asciutti e di boschi di larici. Così ebbe origine l'Alpe Veglia, una delle più belle conche alpine dell'Ossola e dell'intero Piemonte, interessantissima sia dal punto di vista geologico e geomorfologico, sia da quello botanico, sia infine da quello puramente paesaggistico. L'Alpe Devero, al cui limite settentrionale si erge il Pizzo d'Arbola (3.235 m), è una conca molto simile all'Alpe Veglia.
In entrambe le alpi, ai pascoli fanno corona fitti boschi di larice, con presenza di ontano, salice, sorbo, abete rosso, tappeti di rododendro e mirtillo. Nel Parco dell'Alpe Veglia sono state classificate 230 specie botaniche.
La fauna è quella tipica delle Alpi: facile avvistare la marmotta e il camoscio, mentre per l'avifauna si segnalano l'aquila, il gallo cedrone e il gipeto. La presenza dell'uomo fin da epoche remote è testimoniata da ritrovamenti archeologici (oggetti dell'età del Bronzo). I pascoli sono tuttora utilizzati per l'alpeggio.

Alpe Devero Alpe Devero (foto Davide Martinelli)

Informazioni per la visita

All'Alpe Veglia si accede percorrendo la statale n. 33 del Sempione fino a Varzo e deviando quindi in direzione S.Domenico. Da questa località l'Alpe Veglia è raggiungibile attraverso una comoda mulattiera percorribile in poco più di un'ora.
L'Alpe Devero è raggiungibile percorrendo la strada della Val Formazza fino a Baceno e deviando da qui verso Goglio. Da questa ultima località si può proseguire a piedi oppure in funivia.

Centri visitatori:
- Crodo (VB) loc. Bagni: Centro visite Fauna del Parco
- Casa del Parco di Cornù (Alpe Veglia)

Gestione:
Ente Parco Naturale Alpe Veglia-Devero
Viale Pieri, 27
Varzo (Verbano-Cusio-Ossola)
Sito web: www.parcovegliadevero.it

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