Riserva Naturale Regionale La Bessa - Piemonte
Atlante dei Parchi e delle aree protette in Italia

Tipologia di area protetta - Dove si trova

Tipologia: Riserva Naturale Regionale Speciale; istituita con L.R. 23 maggio 1985, n. 24.
Regione: Piemonte
Provincia: Biella.

La Riserva Naturale Regionale La Bessa occupa l'altopiano che si estende a sud di Biella, non lontano dalla Serra. L'area protetta interessa una superficie di 723 ettari nei comuni di Borriana, Cerrione, Mongrado e Zubiena.

Riserva Naturale Regionale La Bessa (foto Marco Pozzo www.biellaclub.it)

Descrizione

Estesi cumuli di ciottoli nascosti nel fitto bosco e coperti dal muschio: è questo l'originale paesaggio della Bessa. In quest'area, in epoca preromana e romana, si sviluppò un'intensa attività di estrazione dell'oro contenuto nei detriti alluvionali, di cui resta testimonianza nei cumuli di materiale lapideo, alti fino a 20 metri. Il materiale sabbioso più fine, contenente l'oro, veniva incanalato nei fossati che, ormai ripopolati dalla vegetazione, oggi si vedono tra un cumulo e l'altro. In questi canali, probabilmente rivestiti in legno, e nei quali scorreva deviata dal torrente Viona, avveniva il lavaggio delle sabbie e delle ghiaie e veniva separato l'oro, presente come pagliuzze e piccole pepite. Il residuo sterile era convogliato verso il basso e scaricato in direzione dei torrenti Elvo ed Olobbia.
Tra i cumuli sono visibili molte strade, che molto probabilmente servirono alla costruzione dei cumuli stessi. Sono inoltre evidenti alcuni muri perimetrali di piccole capanne, in parte scavate nei cumuli, che testimoniano la presenza di povere abitazioni o ripari temporanei, con coperture vegetali che, probabilmente, venivano realizzate in prossimità delle zone di lavoro. All'interno di alcune di esse sono state ritrovate monete, resti di ceramiche, lucerne ed altro materiale in parte conservato presso il Museo Civico di Biella.
Il territorio della Bessa si presenta molto interessante anche dal punto di vista geologico, floristico e faunistico. Il grande ghiacciaio balteo, proveniente dalla Valle d'Aosta, che nel periodo Quaternario ha originato la morena della Serra, di cui la Bessa fa parte, ha trasportato sin qui un vero campionario di rocce, come gneiss, micascisti, eclogiti e dioriti.
L'accumularsi alla base delle pietraie di materiale fine ed organico ha dato origine ad una progressiva colonizzazione vegetale. Prima compaiono i licheni ed i muschi, poi le felci, le eriche ed altri arbusti. Tra le specie arboree, predominano le querce, ma non mancano ciliegi, betulle, frassini, robinie, castagni, biancospino e nocciolo.
Anche la vita animale, trova qui un habitat ideale per molte specie. Diverse le specie di roditori, mentre lepri e volpi sono ben rappresentati, ma si vedono raramente. Tra i rettili, troviamo la vipera, il biacco e il colubro di Esculapio. Tra gli uccelli, oltre all'avifauna comune dei boschi biellesi, è da segnalare una rilevante presenza di allocchi e barbagianni. Altre informazioni >>>

Informazioni per la visita

Grande Traversata del Biellese: è un nuovo itinerario escursionistico in 15 tappe per complessivi 200 chilometri, attraverso le riserve e i parchi del Biellese (La Bessa, La Burcina, Il Brich Zumaglia, Le Baragge e l'Oasi Zegna).

Gestione:
Via Crosa, 1
13882 Cerrione (BL)
Tel. 0156 77276
Sito web: www.baraggebessabrich.it

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