Tipologia: Parco Nazionale; istituito con legge 6 dicembre 1991, n. 394, con D.M. 2 marzo 1992 e con D.P.R. 22 novembre 1993.
Regione: Piemonte
Provincia: Verbano-Cusio-Ossola
Il Parco Nazionale della Val Grande occupa una superficie di 14.598 ettari nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola. E' un vero gioiello di natura incontaminata a soli 100 chilometri da Milano: una valle deliziosa, ricoperta da fitti boschi e racchiusa da erte creste montuose.
Parco Nazionale della Val Grande (foto www.parcovalgrande.it)
Le glaciazioni del Quaternario hanno plasmato questa la Val Grande, costituita da rocce metamorfiche, e i depositi morenici ed alluvionali hanno dato origine a terrazzi colonizzati dall'uomo nel corso dei secoli, con piccoli villaggi e alpeggi disseminati in tutta la valle. I rilievi che la delimitano sono alti poco più di 2.000 metri ma hanno pendii piuttosto impervi e scoscesi: Monte Togano, Cima della Laurasca, Monte Zeda, Corni di Nibbio. Al di là di essi, ecco la Val Grande e la vicina Val Pogallo: i due rii, che prendono i nomi dalle valli, si riuniscono presso il Ponte di Casletto, originando il San Bernardino, che scende rapido fino sfociare nel Lago Maggiore. L'erosione delle acque dei torrenti ha prodotto a volte effetti spettacolari dovuti all'emergere diversificato dei vari strati di rocce che compongono i rilievi: uno spettacolare esempio lo si può ammirare lungo il torrente che attraversa l'Alpe La Piana.
Oggi la Val Grande è totalmente disabitata oltre il Ponte di Casletto, ma un tempo è stata frequentata dall'uomo, fin dall'antichità (ne sono prova i graffiti rupestri dell'Alpe Prà, piccoli incavi scavati nella roccia e talvolta uniti da canaletti, che sono stati variamente interpretati: oggetto di culto, raffigurazioni di costellazioni o mappe topografiche). Le mulattire che solcavano l valle sono state realizzate per il transito dei boscaioli e delle mandrie. Oggi sono rimaste solo poche tracce: l'abbandono definitivo della valle è avvenuto dopo il rastrellamento dei nazifascisti nel giugno del '44, che portò alla distruzione di numerosi alpeggi e all'uccisione di molti partigiani.
La ricchezza principale della Val Grande sono i suoi boschi, ricchi di castagni, ontani neri e bianchi, tassi, salici, pioppi bianchi, cerri, frassini, faggi (Atlante delle piante forestali) e tante specie vegetali alpine. Molto suggestivo è quello sul Monte Faiè, in uno dei punti più panoramici e suggestivi del parco, facilmente raggiungibile tra Ossola e Verbano.
Tra le specie animali troviamo il camoscio, il capriolo, la volpe, il tasso, la donnola, il riccio, la faina, la martora, la marmotta, la lepre, l'aquila, e tante altre specie minori.
Lago della Laurasca - Parco Nazionale della Val Grande (foto www.vedogiovane.it)
Le escursioni nel Parco della Val Grande lungo sentieri non facili e non segnalati richiedono molta esperienza. Meglio limitarsi a brevi passeggiate per raggiungere i diversi punti panoramici (Pian Cavallone, Mote Faiè, Alpe Pogallo, Alpe Scaredi.
Centri visitatori:
Intragna: Animali nella notte
Premosello Chiovenda: Le rocce raccontano
Rovegro: La foresta e l'uomo
Malesco: Centro informazioni
Come arrivare:
E' possibile accedere al Parco da tutti i tredici comuni interessati. Alcuni accessi sono:
- Rovegro (VB), a 12 km da Gravellona Toce, raggiungibile con la A26, da Genova a Torino, e poi per Santino: accesso a Cicogna;
- Intragna (VB), a 10 km da Verbania Intra, con la strada della Valle Intrasca;
- Malesco (VB), a 20 km da Domodossola, con la A26 e la superstrada fino all'uscita per la Val Vigezzo percorsa dalla SS 337.
Gestore:
Ente Parco Nazionale della Val Grande
Villa San Remigio 19
28922 Verbania Pallanza (VB)
Tel. 0323557960
Sito web: www.parcovalgrande.it