La vite è una pianta con limitate esigenze idriche, ma è necessario provvedere a soddisfarne i fabbisogni irrigui per ottenere un buon prodotto. In alcune zone viticole, laddove la piovosità e il terreno non garantiscano una sufficiente presenza di acqua, è necessario ricorrere all'irrigazione per evitare lo stress idrico. Lo stress idrico della vite può avere effetti più o meno gravi a seconda del periodo (e quindi della fase fenologica della vite) in cui si manifesta: ad esempio, uno stress idrico in fioritura può causare cascola e colatura e compromette lo sviluppo delle nuove gemme ibernanti; uno stress all'invaiatura comporta un peggioramento delle caratteristiche organolettiche del prodotto e un'interruzione dei processi di maturazione degli acini; infine, uno stress idrico nella fase finale della maturazione può migliorare la qualità del vino, per riduzione della concentrazione dell'acqua e un aumento di quella degli zuccheri.
Si può parlare di irrigazione ordinaria nel caso in cui i mesi che comprendono il ciclo annuale della vite (aprile-settembre) abbiano una piovosità molto bassa (<100 mm) e rendono necessario interventi irrigui regolari durante la stagione (Marenghi, 2007); si parla invece di irrigazione di soccorso qualora la piovosità nel periodo di vegetazione risulti complessivamente sufficiente (150-400 mm) ma con frequenza molto variabile e risulta pertanto difficile prevedere il momento, la durata e l'entità di un eventuale stress idrico (Marenghi, 2007). Eccetto le zone viticole dove è necessaria per poter permettere alla pianta di completare il proprio ciclo vitale e dove influisce positivamente sulle caratteristiche qualitative dell'uva, l'irrigazione induce un generale aumento dell'attività vegetativa, a scapito della maturazione degli acini: abusandone si può causare un ritardo nella maturazione e ottenere un prodotto di qualità inferiore.
I metodi di irrigazione utilizzati per la vite sono principalmente l'irrigazione a pioggia, che non necessita di elevati costi d'impianto, e la microirrigazione. In particolare, quest'ultima presenta diversi vantaggi (Colapietra, 2004):
- riduzione dei volumi d'acqua utilizzati (minori perdite);
- contenimento infestanti;
- possibilità di associare irrigazione e fertirrigazione;
- mantenimento di un costante il livello di umidità del terreno vicino alle radici della pianta;
- assenza di fenomeni di costipazione del terreno.
Irrigazione a goccia (foto www.irrigazioneveneta.com)
Scheda a cura di Enrico Ruzzene >>>