La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la indicazione geografica tipica «Paestum» comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di: Agropoli, Albanella, Alfano, Altavilla Silentina, Aquara, Ascea, Bellosguardo, Camerota, Campora, Cannalonga, Capaccio, Casaletto Spartano, Casalvelino, Caselle in Pittari, Castelcivita, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Castel S. Lorenzo, Celle di Bulgaria, Centola, Ceraso, Cicerale, Controne, Corleto, Monforte, Cuccaro Vetere, Felitto, Futani, Gioi Cilento, Giungano, Ispani, Laureana, Cilento, Laurino, Lustra, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Montecorice, Monteforte Cilento, Morigerati, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Omignano, Orria, Ottati, Perdifumo, Perito, Petina, Piaggine, Pisciotta, Pollica, Postiglione, Prignano Cilento, Roccadaspide, Roccagloriosa, Rofrano, Roscigno, Rutino, Sacco, Salento, S. Giovanni a Piro, S. Mauro Cilento, S. Mauro la Bruca, Santa Marina, S. Angelo a Fasanella, Sapri, Serramezzana, Serre, Sessa Cilento, Sicignano degli Alburni, Stella Cilento, Stio, Torchiara, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Trentinara, Valle dell’Angelo, Vallo della Lucania, Vibonati, in provincia di Salerno.
Paestum è la porta di ingresso settentrionale del Cilento, il territorio in provincia di Salerno che
offre un tesoro di storia e natura a chi si accinge ad esplorarlo. Situata su di una vasta pianura,
Paestum si presenta come uno fra i siti più affascinanti del patrimonio artistico Cilentano ed i suoi
templi sono fra quelli al mondo meglio conservati. La città fu fondata dai greci intorno al 600 a.C.
e chiamata Poseidonia, perché dedicata a Poseidone, dio del mare. Nel 400 a.C. fu occupata dai
Lucani, popolazione italica. La dominazione lucana durò fino al 273 a.C., anno in cui la città
divenne una colonia romana col nome latino di Paestum. La fine dell’Impero Romano coincide con
la fine della città; infatti intorno al 500 d.C., a causa dell’insabbiamento alle foci dei fiumi che
scorrevano nella pianura, si aggravarono le condizioni di insalubrità del territorio e per tanto la
popolazione gradualmente abbandonò la città. E’ vero che la riscoperta della viticoltura della zona è storia recente, anche se la sua produzione è molto antica e affonda salde radici in questo territorio
da molti secoli. A questo proposito, una delle tante testimonianze che ci vengono dal passato è
quella del bottigliere di Papa Paolo III, Sante Lancerio che nel XVI secolo cosi descriveva i vini
del Cilento: “E’ un delicato bere l’estate alli gran caldi e non ha pari bevanda la sera a tutto
pasto…”.
L’areale viticola dei vini “Paestum” vanta un patrimonio viticolo di antica tradizione caratterizzato
dalla produzione di vini d'altissimo pregio con una specificità alquanto marcata. Tali vini rientrano
in areali di produzione che si estendono a molti dei comuni del vasto e multiforme territorio
provinciale che comprende aree montuose, collinari, pianure e coste.
Ogni area è caratterizzata da terreno e microclima specifici che hanno favorito la selezione di
alcune cultivar autoctone conferenti caratteristiche di tipicità ai vini ivi prodotti.
Paestum ha una tradizione viticola ed enologica già ai tempi dei greci e romani e continua fino ad
oggi con un connubio dei prodotti tipici locali famosi in tutto il mondo.
Paestum - Tempio di Nettuno (foto www.ischia-artecultura.org)
Base ampelografica
La indicazione geografica tipica «Paestum» è riservata ai seguenti vini:
a) bianchi, anche nelle tipologie frizzante, amabile e passito;
b) rossi, anche nelle tipologie frizzante, amabile, passito e novello;
c) rosati, anche nelle tipologie frizzante e amabile.
I vini ad indicazione geografica tipica «Paestum» bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da
uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei per la
provincia di Salerno, iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
La indicazione geografica tipica «Paestum» con la specificazione di uno dei seguenti vitigni:
Aglianico, Barbera, Coda di Volpe, Fiano, Greco, Moscato b., Piedirosso, Primitivo, Sciascinoso è
riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno
l’85% dai corrispondenti vitigni.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le
uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, idonei per la provincia di Salerno, fino ad
un massimo del 15%.
I vini ad IGT “Paestum”, all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
Paestum bianco:
Titolo alcolometrico volume totale minimo: 10,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
Paestum rosso:
Titolo alcoli metrico volume totale minimo: 10,50% vol;
Acidità totale minima: 5,0 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
Paestum rosato:
Titolo alcoli metrico volume totale minimo: 11,00% vol;
Acidità totale minima: 5,0 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.
Paestum passito a bacca bianca:
Titolo alcolometrico volume totale minimo: 15,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
Paestum passito a bacca rossa:
Titolo alcolometrico volume totale minimo: 15,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
I vini a indicazione geografica tipica «Paestum», anche con la specificazione del nome del vitigno,
prodotti nelle tipologie “novello”, “frizzante”, e “amabile” all'atto dell'immissione al consumo,
devono avere il seguente titolo alcolometrico volumico totale minimo:
Paestum rosso, rosato e bianco frizzante 10,50% vol;
Paestum novello 11,00% vol.
I vini ad IGT “Paestum”, all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
Paestum bianco:
Colore: giallo paglierino più o meno intenso;
Odore: fruttato e floreale;
Sapore: secco, equilibrato.
Paestum rosso:
Colore: rosso rubino più o meno intenso;
Odore: fruttato e floreale;
Sapore: secco, equilibrato.
Paestum rosato:
Colore: rosa più o meno intenso;
Odore: floreale caratteristico;
Sapore: secco, equilibrato.
Paestum passito a bacca bianca:
Colore: caratteristiche del vitigno di provenienza;
Odore: intenso, fruttato e floreale;
Sapore: amabile o dolce armonico.
Paestum passito a bacca rossa:
Colore: caratteristiche del vitigno di provenienza;
Odore: intenso, fruttato e floreale;
Sapore: amabile o dolce armonico.
Variano a seconda della tipologia.