La denominazione di origine controllata “Campi Flegrei” è riservata ai vini per le seguenti categorie e
tipologie:
- Bianco
- Rosso
- Falanghina
- Piedirosso o Pér e palummo rosso
- Piedirosso o Pér e palummo rosso riserva
- Piedirosso o Pér e palummo rosato
- Piedirosso passito
- Falanghina passito
- Falanghina spumante
La zona di produzione delle uve destinata alla trasformazione in vino e denominazione di origine controllata “Campi Flegrei”, nei tipi bianco, rosso, Falanghina e Piedirosso o Pèr ‘e palummo, comprendono l’intero territorio dei comuni di Procida, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto e parte di quelli di Marano di Napoli, tutti in provincia di Napoli.
La zona di produzione include sette comuni intorno Napoli in un'area tra le più ricche per storia e
bellezze naturalistiche. Plinio il Vecchio cita il vino colombino della zona di Puteoli; potrebbe
essere l'attuale per''e palummo. La rinomanza dei vini di Pozzuoli perdurò anche nel Medio Evo;
infatti il vino de Putheolo era tra i vini prescelti della regia mensa al tempo di Carlo Il d'Angiò come
si desume dal suo Liber espensarum. Non sappiamo esattamente quale vino fosse, non conosciamo
neppure il colore; ma, per essere scelto alla mensa reale, doveva certamente essere eccellente. I
popoli del mediterraneo sud-orientale vantano civiltà antecedenti a quelle europee. Essi per primi
hanno avviato la coltivazione della vite, intuendo che con la potatura potevano ottenere un frutto
meno abbondante ma più concentrato, quindi un vino alcolico e buono.
Nel IX canto dell'Odissea, viene riportato un giudizio critico sui vini e sui sistemi di vinificazione
dei ciclopi, che solo un esperto viticultore poteva dare, nel caso specifico un greco. I vitigni flegrei,
appartenenti all'aristocrazia ellenica, in epoca romana raggiunsero grande notorietà e quantità di
produzione.
Nel settore centrale della Piana della Campania, ad ovest della città di Napoli, è situato l’ampio
complesso vulcanico dei Campi Flegrei, la cui attività si è esplicitata in seguito alle fase tettoniche
distensive plio-quaternarie che hanno portato alla formazione della stessa (Rittman et al 1950). La
depressione dei Campi Flegrei è una struttura calderica all’interno della quale, negli ultimi 39000
anni, sono stati attivi più sessanta centri eruttivi. Tale struttura deriva dalla sovrapposizione di due
principali episodi di sprofondamento connessi all’eruzione dell’Ignibrite Campana e del Tufo Giallo
campano. Il suolo derivante dal succedersi di eruzioni vulcaniche è ricco di ceneri, lapilli, pomici,
tufi e microelementi che per la loro presenza determinano nelle uve e nei vini aromi e sapori
assolutamente unici. Fenomeni di bradisismo hanno accompagnato ed accelerato la disgregazione
dei Campi Flegrei a partire dal VI secolo.
I vitigni della zona flegrea esistono da centinaia d’anni; portando alla luce le sue antiche origini, nei
dintorni del lago d’Averno, dove sono coltivati ancora a “piede franco”. La fillosserica in quest’areale,
non si è mai manifestata grazie alla tessitura e natura dei terreni vulcanici. Oggi viene coltivata nei
luoghi della prima colonia ellenica, un territorio di matrice vulcanica e per questo dotato di grande
ricchezza nutritiva. Una fondata ipotesi è che l’origine del nome “Falanghina” è dovuta al tutore in
legno di sostegno alla vite detto localmente “falanga”. Spesso si riscontrano i vecchi sistemi di
allevamento a propagine lunga “metodo Puteolano” con piante secolari.
Solfatara di Pozzuoli (foto www.agraria.org)
Base ampelografica
I vini “Campi Flegrei” devono essere ottenuti esclusivamente mediante vinificazione delle uve
prodotte nella zona di produzione e provenienti da vigneti che,
nell’ambito aziendale, abbiano rispettivamente le seguenti composizioni ampelografiche.
- “Campi Flegrei“ bianco
Falanghina 50-70%
Altri vitini a bacca bianca non aromatici idonei o consigliati per la provincia di Napoli fino ad un
massimo del 50%.
- “Campi Flegrei” rosso
Piedirosso minimo 50%
Aglianico minimo 30%
Possono concorrere altri vitigni a bacca nera non aromatici idonei o consigliati per la provincia di
Napoli fino ad un massimo del 20%.
- “Campi Flegrei” Falanghina:
Falanghina, minimo il 90%;
possono concorrere altri vitigni a bacca bianca, non aromatici,raccomandati o autorizzati per la
provincia di Napoli, fino ad un massimo del 10%.
- “Campi Flegrei” Piedirosso o Pèr ‘e palummo rosso:
Piedirosso o Pèr ‘e palummo, minimo il 90%;
possono concorrere altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei o consigliati per la provincia di
Napoli, fino ad un massimo del 10%
- “Campi Flegrei” Piedirosso o Pèr ‘e palummo rosato:
Piedirosso o Pèr ‘e palummo, minimo il 90%;
possono concorrere altri vitigni a bacca rossa, non aromatici, idonei o consigliati per la provincia di
Napoli, fino ad un massimo del 10%.
Per le varietà complementari si intendono quelle iscritte nel registro nazionale delle varietà di vite
per uve da vino, riportati nel disciplinare
I vini a denominazione di origine controllata «Campi Flegrei» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Campi Flegrei” bianco:
titolo alcolemtrico volumico totale minimo: 10,50%Vol;
acidità tolale minimo: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
“Campi Flegrei” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% Vol;
acidità totale minimo: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
“Campi Flegrei” Falanghina:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00%Vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.
“Campi Flegrei” Piedirosso o Pèr ‘e palummo Rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% Vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
“Campi Flegrei” Piedirosso o Pèr ‘e palummo passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 17,00%Vol, di cui svolto almeno il 12,00 %Vol per il
tipo dolce ed il 14,00% Vol per il tipo secco;
acidità totale minima: 4,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 26,0 g/l.
“Campi Flegrei “Falanghina spumante:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50%Vol;
acidità totale minima: 6,0 g/l;
estratto netto non riduttore minimo: 15,0 g/l.
“Campi Flegrei” Piedirosso o Pèr ‘e palummo rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% Vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto netto non riduttore minimo: 16,0 g/l.
“Campi Flegrei “Falanghina Passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 15,00% Vol, di cui svolto almeno il 12,00% Vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.
E’ facoltà delle politiche agricole alimentari e forestali, con proprio decreto, modificare i limiti sopra indicati per acidità totale ed estratto non riduttore minimi.
I vini a denominazione di origine controllata «Campi Flegrei» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Campi Flegrei” bianco:
colore: paglierino più o meno intenso;
odore: vinoso, delicato;
sapore: fresco, secco, armonico.
“Campi Flegrei” rosso:
colore: rosso rubino più o meno intenso tendente al granato con l’invecchiamento;
odore: vinoso, gradevole, caratteristico;
sapore: asciutto, tipico, armonico.
“Campi Flegrei” Falanghina:
colore: paglierino più o meno intenso con riflessi verdognoli;
odore: delicato, gradevole, caratteristico;
sapore: secco, armonico, morbido.
“Campi Flegrei” Piedirosso o Pèr ‘e palummo Rosso:
colore: rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l’invecchiamento:
odore: intenso, caratteristico;
sapore: asciutto, armonico.
“Campi Flegrei” Piedirosso o Pèr ‘e palummo passito:
colore: rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l’invecchiamento,
odore: intenso, gradevole,caratteristico;
sapore: dal secco al dolce, armonico, morbido, caratteristico.
“Campi Flegrei “Falanghina spumante:
spuma: fine e persistente;
colore: paglierino più o meno carico;
odore: delicato, caratteristico;
sapore: da brut a extradry.
“Campi Flegrei” Piedirosso o Pèr ‘e palummo rosato:
colore: da rosa tenue a rosa cerasuolo,
odore: intenso, complesso, fine, fruttato;
sapore: secco, morbido, fresco, sapido.
“Campi Flegrei “Falanghina Passito:
colore: giallo dorato tendente all’ambrato,
odore: intenso, complesso, fine, vinoso;
sapore: dal secco al dolce, caldo, morbido.
Variano a seconda della tipologia di vino.