La indicazione geografica tipica «Colli di Salerno» è riservata ai seguenti vini:
bianchi, anche nelle tipologie frizzante, amabile e passito;
rossi, anche nelle tipologie frizzante, amabile, passito e novello;
rosati, anche nelle tipologie frizzante e amabile.
La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la indicazione geografica tipica «Colli di Salerno» comprende la parte collinare dell’intero territorio amministrativo della provincia di Salerno, nella regione Campania.
La Campania ha sicuramente rappresentato uno dei primi e più rilevanti centri di insediamento, di
coltivazione, di studio e di diffusione della vite. I vitigni campani, pertanto, devono essere
considerati a tutti gli effetti i discendenti degli antichi vitigni denominati come Vitis Hellinica,
Alinea Gemina, Vitis Apiana, tanto per citare i più importanti. I migliori vini dell’antichità – i vini
degli imperatori per intenderci – venivano prodotti in Campania, dove si sviluppò la cultura del
vino, come dimostrano molteplici reperti ritrovati nei siti archeologici disseminati in ambito
regionale.
I vitigni campani venivano studiati, descritti, classificati e selezionati in modo da diffonderne solo
le varietà migliori, quelle in grado di produrre vini di pregio.
Incantevoli sono le descrizioni dei vitigni campani compiute da Plinio, Columella, Virgilio, Catone,
quelli che possono essere considerati i primi esperti di vitivinicoltura dell’umanità.
In tutte le regioni italiane la viticoltura ha antiche tradizioni, ma mai come in Campania queste
tradizioni sono arrivate fino a noi quasi intatte.
Il nostro Mezzogiorno, è sempre stato giustamente considerato un territorio di transito della vite,
che dall’Asia Minore e dalla Grecia si diffuse lungo le coste del Mediterraneo e verso l’Europa
continentale, e la provincia di Salerno ha rappresentato uno dei primi e più rilevanti centri di
insediamento, di coltivazione, di studio e di diffusione di questa coltura.
I vini rientrano in areali di produzione che si estendono a molti dei comuni del vasto e multiforme
territorio della provincia di Salerno.
Ogni area è caratterizzata da terreno e microclima specifici che hanno favorito la selezione di
alcune cultivar autoctone conferenti caratteristiche di tipicità ai vini ivi prodotti.
Oggi i vini che si producono sono tutti di qualità eccellente e si abbinano alla genuina e saporita
cucina locale. Il sistema tradizionale di allevamento (Avellinese più o meno alto o basso, a
canocchia ed anche ad alberello) sono stati superati dai sistemi innovativi a Guyot o a cordone
speronato. Le viti producono grappoli, che permettono, però, di ottenere un vino di qualità e di
perfetto abbinamento con la saporita cucina territoriale.
Colli di Salerno Igt (foto www.agendaonline.it)
Base ampelografica
I vini ad IGT “Colli di Salerno” bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti da uve provenienti da
vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni a bacca di colore analogo, idonei per la
provincia di Salerno, iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
I vini a IGT «Colli di Salerno» con la specificazione di uno dei seguenti vitigni:
Aglianico
Barbera
Coda di Volpe
Falanghina
Fiano
Greco
Moscato
Piedirosso
Primitivo
Sciascinoso
è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno
l’85% dai corrispondenti vitigni.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei mosti e vini sopra indicati, le
uve dei vitigni a bacca di colore analogo, non aromatici, fino ad un massimo del 15%, idonei per la
provincia di Salerno.
I vini ad indicazione geografica tipica «Colli di Salerno» anche con la specificazione del nome del vitigno, all’atto dell’immissione al consumo devono assicurare le seguenti caratteristiche:
«Colli di Salerno» bianco:
Titolo alcolometrico volume totale minimo: 10,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
«Colli di Salerno» rosso:
Titolo alcolometrico volume totale minimo: 10,50% vol;
Acidità totale minima: 5,0 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
«Colli di Salerno» rosato:
Titolo alcolometrico volume totale minimo: 10,50% vol;
Acidità totale minima: 5,0 r/l;
Estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.
«Colli di Salerno» passito a bacca bianca:
Titolo alcolometrico volume totale minimo: 15,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
«Colli di Salerno» passito a bacca nera:
Titolo alcolometrico volume totale minimo: 15,00% vol;
Acidità totale minima: 4,5 g/l;
Estratto non riduttore minimo: 20,0 g/l.
I vini a indicazione geografica tipica “Colli di Salerno”, anche con la specificazione del nome del
vitigno, prodotti nelle tipologie frizzante e novello all’atto dell’immissione al consumo, devono
avere il seguente titolo alcolometrico totale minimo:
«Colli di Salerno» novello 11,00% vol;
«Colli di Salerno» frizzante 10,5% vol;
«Colli di Salerno» Aglianico 10,50 vol%;
«Colli di Salerno» Barbera 10,50% vol;
«Colli di Salerno» Coda di Volpe 10,00% vol;
«Colli di Salerno» Falangina 10,00% vol;
«Colli di Salerno» Fiano 10,00% vol;
«Colli di Salerno» Greco 10,00% vol;
«Colli di Salerno» Moscato 10,00% vol;
«Colli di Salerno» Piedirosso 10,50% vol;
«Colli di Salerno» Primitivo 10,50% vol;
«Colli di Salerno» Sciascinoso 10,50% vol.
I vini a indicazione geografica tipica “Colli di Salerno” con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
I vini ad indicazione geografica tipica «Colli di Salerno» anche con la specificazione del nome del vitigno, all’atto dell’immissione al consumo devono assicurare le seguenti caratteristiche:
«Colli di Salerno» bianco:
Colore: giallo paglierino più o meno intenso;
Odore: fruttato e floreale;
Sapore: secco, equilibrato.
«Colli di Salerno» rosso:
Colore: rosso rubino più o meno intenso;
Odore: fruttato e floreale;
Sapore: secco, equilibrato.
«Colli di Salerno» rosato:
Colore: rosa più o meno intenso;
Odore: floreale caratteristico;
Sapore: secco, equilibrato.
«Colli di Salerno» passito a bacca bianca:
Colore: caratteristiche del vitigno di provenienza;
Odore: intenso, fruttato e floreale;
Sapore: amabile o dolce armonico.
«Colli di Salerno» passito a bacca nera:
Colore: caratteristiche del vitigno di provenienza;
Odore: intenso, fruttato e floreale;
Sapore: amabile o dolce armonico.
I vini a indicazione geografica tipica “Colli di Salerno” con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
Variano a seconda della tipologia di vino.