Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione: Gymnospermae
Classe: Coniferae
Famiglia: Cupressaceae
Il genere Metasequoia è stato descritto per la prima volta nel 1941 dal palebotanico giapponese S. Miki, sulla base di resti fossili. Quello stesso anno un altro botanico scoprì esemplari viventi con gli stessi caratteri dei fossili di Miki: la nuova specie venne chiamata M. glyptostroboides e da allora è stata diffusa negli orti botanici e nei vivai di tutto il mondo.
Tronco di Metasequoia - Metasequoia glyptostroboides Hu & Cheng (foto W.J. Hayden)
Metasequoia - Metasequoia glyptostroboides Hu & Cheng (foto www.cas.vanderbilt.edu)
Dimensione e portamento
Nella zona di origine può raggiungere i 35 m di altezza.. Presenta una chioma leggera e piramidale.
Tronco e corteccia
Tronco diritto, ramificato alla base e ricoperto di una scorza prima liscia e grigiastra, poi bruno-rossiccia o fulva che si sfoglia longitudinalmente in lunghi nastri cartacei.
Foglie e rametti
Aghi teneri, decidui e appiattiti, lunghi fino a 4 cm, opposti e distici.
Strutture riproduttive
I coni maschili gialli, sono prodotti in amenti penduli al termine dei rami; quelli femminili, appaiati all'estremità di pedungoli lunghi, sono verdognoli e globosi. Il frutto è un galbulo globoso, brunastro, pendulo, di 2 cm di diametro.
In cina il legname è utilizzato; negli altri paesi viene impiegato come pianta ornamentale in parchi e giardini.