Classe: Mammiferi
Ordine: Artiodattili
Famiglia: Bovidi
Genere: Rupicapra
Specie: rupicapra
Sottospecie: ornata
Il Camoscio Appenninico o d'Abruzzo (Rupicapra pyrenaica ornata) si differenzia dal Camoscio alpino (Rupicapra rupicapra rupicapra) per la colorazione del mantello invernale (in quello alpino il mantello è più scuro) ed estivo (il camoscio d'Abruzzo ha un colore più rossiccio), per le corna (più lunghe nel camoscio d'Abruzzo), per la struttura corporea e per il comportamento. Tre sono le specie di Rupicapra pyrenaica:
Specie/sottospecie |
Area diffusione |
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Il camoscio d'Abruzzo deve la sua salvezza all'istituzione del Parco Nazionale d'Abruzzo nel lontano 1923, sorto proprio per proteggere gli ultimi esemplari di camosci (e di orsi marsicani) rimasti ancora in vita nella zona della Camosciara (non più di 15-20 esemplari). Oggi all'interno del Parco si contano 600 esemplari in libertà, più quelli che vivono nelle diverse aree faunistiche e in altre aree protette (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e in quello della Majella).
Camoscio d'Abruzzo (foto www.camosciodabruzzo.it)
Camoscio d'Abruzzo (foto www.camosciodabruzzo.it)
Il camoscio presenta un ridottissimo dimorfismo sessuale. L'elemento principale di differenza è dato dalle corna: nel maschio hanno una base più grande e sono più uncinate. Altre differenze si trovano nel collo (più massiccio nei maschi), e nel profilo ventrale (nel maschio, più convesso; mentre nella femmina sembra diviso in due metà). Inoltre il maschio si distingue per il pennello (ciuffo di peli che si diparte dal pene), visibile soprattutto nel periodo invernale.
Le femmine e i giovani vivono in branco (i maschi vi rimangono fino a 2-3 anni per condurre poi una vita solitaria fino all'età della riproduzione); i maschi sessualmente riproduttivi (da 8 anni in poi) si riuniscono al branco per la stagione degli amori che inizia i primi di novembre. E' questo il momento degli scontri - anche molto violenti - tra i maschi che si contendono il diritto di accoppiarsi con le femmine del branco; una volta acquisito sul campo questo diritto, difende il proprio harem dalle incursioni degli altri maschi adulti.
I piccoli nascono nella prima metà di maggio.
Il camoscio è un erbivoro legato alle praterie di alta quota, oltre i 2000 metri.
E' un animale abituato a vivere in luoghi impervi, soprattutto pareti rocciose e cenge dove si ripara per sfuggire agli attacchi dei predatori. Nella stagione estiva vive in alta montagna, mentre d'inverno scende a quote inferiori, ai limiti della vegetazione, prediligendo pareti esposte a sud dove le nevi si sciolgono rapidamente ed è quindi più facile trovare cibo.
In caso di pericolo emette un fischio di allarme per avvisare l'intruso di non avanzare. In caso contrario, fugge mettendosi al riparo su pareti rocciose molto ripide. I predatori naturali sono il lupo, che ha finalmente ricolonizzato l'intero Appennino, in piccolissima percentuale l'orso marsicano, la lince e l'aquila reale.
Oggi la vera minaccia per il Camoscio d'Abruzzo è rappresentata dall'uomo (turismo, bracconaggio, ecc.).