Classe: Mammiferi
Ordine: Artiodattili
Famiglia: Bovidi
Genere: Rupicapra
Specie: rupicapra
Due le specie di camoscio presenti in Europa: Rupicapra rupicapra e Rupicapra pyrenaica.
Il Camoscio alpino è diffuso praticamente su tutti i più elevati gruppi montuosi dell’Europa meridionale e dell’Asia Minore. Della specie Rupicapra rupicapra esistono diverse sottospecie:
Specie/sottospecie |
Area diffusione |
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Camoscio alpino (foto www.parcoaltavalsesia.it)
Esemplare di camoscio in mantello invernale (foto V. Viviani www.pnab.it)
Dal punto di vista anatomico il Camoscio assomiglia molto alla nostra capra domestica. Lunghezza testa-corpo 110-135 cm, altezza al garrese 70-80 cm, coda 9-15 cm, altezza media delle corna 22-30 cm; peso 25-45 kg. Gli zoccoli costituiscono appendici assai differenziate. La loro struttura consente all’animale di muoversi con sicurezza anche su pendenze molto accentuate. Vivendo ad altitudini molto elevate, ove l’aria è carente di ossigeno, il Camoscio presenta un apparato respiratorio caratterizzato da polmoni sensibilmente sviluppati. Il mantello durante il corso dell’anno subisce notevoli variazioni cromatiche coincidenti con le mute primaverili e autunnali. Il manto estivo è fulvo sbiadito ad eccezione delle zampe ed una striscia di peli lungo la colonna vertebrale che conservano una tonalità grigio scura. D’inverno il Camoscio indossa un mantello quasi del tutto nero.
Il Camoscio predilige le zone al di sopra del limite superiore della vegetazione arborea, per buona parte rocciose, oppure foreste di latifoglie e Conifere, soprattutto in inverno, spingendosi anche a quote di soli 500 m s.l.m. E’ un animale gregario, con branchi molto aperti formati da femmine con i loro cuccioli e da sub-adulti di entrambi i sessi. Il Camoscio è un animale tipicamente diurno e la sua dieta è composta essenzialmente vegetale comportandosi come brucatore ed essendo in grado di consumare anche foraggi molto grossolani (super-ruminante). Il periodo riproduttivo ricorre una sola volta l’anno, fra i mesi di novembre e dicembre; alla lotta fra i maschi che raramente porta alla morte di uno dei contendenti, fa seguito l’accoppiamento. La femmina ha un periodo di gestazione che dura 160-180gg e che si conclude nei mesi di maggio-giugno. Circa un mese prima del parto, si allontana dal branco e, in un ambiente molto riparato dà alla luce un solo cucciolo che allatta fino all’autunno anche se in agosto ha già imparato a scegliere le erbe migliori. La maturità sessuale nel maschio viene aggiunta a 18 mesi mentre quella sociale 2-3 anni.