Famiglia: Labiatae
Specie: Lavandula angustifolia Mill.
Sinonimi: Lavanda angustifolia Mill.; Lavandula officinalis Chaix; Lavandula vera DC.
Altri nomi comuni: Spigo
Pianta originaria delle regioni mediterranee; è diffusa in Italia, coltivata o spontanea, dal piano ai 1.800 metri, in particolare nelle zone aride e sassose. Molte sono le specie di Lavanda, oltre agli ibridi ed alle varietà orticole.
Fiori di Lavanda (foto www.agraria.org)
Pianta di Lavanda (foto www.agraria.org)
Pianta perenne che può raggiungere il metro di altezza, suffruticosa, con fusti eretti, ramificati e legnosi alla base; le foglie sono lineari o lanceolate, grigiastre, a margini rivoltati; all’apice degli steli una specie di spiga allungata e sottile, formata da fiori violacei o azzurrognoli. Fiorisce da giugno a settembre.
La coltivazione può iniziare dalla semina per le specie botaniche, mentre è necessario riprodurre per talea tutti gli ibridi e le varietà orticole. Facile da coltivare, ha bisogno di sole e terreno ben drenato. Potare le piante ogni anno, dopo la fioritura, all’inizio dell’autunno oppure in primavera, se il clima è freddo e umido.
Tagliare i fiori in estate, appena si aprono, e utilizzarli freschi o essiccati. Per essiccarle, distribuire le spighe su un vassoio o preparare mazzetti da appendere.
In cucina, usare i fiori e le foglie con moderazione. I fiori si possono utilizzare per profumare lo zucchero nella preparazione di dolci e biscotti. Le foglie si possono impiegare per profumare l’agnello arrosto.
I fiori essiccati trasmettono un aroma persistente alla biancheria negli armadi.
L’olio essenziale è un profumo molto apprezzato.
La tisana a base di fiori di lavanda cura stati ansiosi, mal di testa, flatulenza, nausea, capogiri e alitosi.
Proprietà terapeutiche: antisettiche, antispasmodiche, sedative, aromatiche, bechiche.