Tipologia: A.N.P.I.L.; istituita nel 1998 dai Comuni di Montemurlo, Prato e Vaiano.
Regione: Toscana
Provincia: Prato
L'A.N.P.I.L. "Monteferrato" occupa una superficie di 4.486 ettari lungo il sistema collinare-montano che delimita a nord la pianura alluvionale di Firenze-Prato-Pistoia. Su parte dell'area insiste il S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) di “Monteferrato e Monte Javello”, individuato dalla Regione Toscana.
Bosco e paesaggio agrario del Monteferrato (foto www.monteferrato.it)
Fosso Ragnaia e Chiesa di Figline - A.N.P.I.L. Monteferrato (foto www.monteferrato.it)
Il territorio protetto è il risultato di un processo di trasformazione della natura ad opera dell’uomo. Il gruppo montuoso del Monteferrato è un contrafforte preappenninico caraterizzato da un punto di vista geologico dalla presenza di rocce ofiolitiche. Le tre cime, Piccioli, Mezzano e Chiesino o Poggio Ferrato, raggiungono la quota massima di 420 metri.
L'area del Monferrato è stata interessata fin dai tempi antichi da insediamenti umani ed attività produttive. Presso Galceti sono stati rinvenuti reperti preistorici che testimoniano la presenza stabile dell’uomo già 30-40 mila anni fa. Ulteriori reperti testimoniano la presenza umana anche in era neolitica e soprattutto nell’età del bronzo.
Certa anche la presenza del popolo etrusco, confermata dall’importante ritrovamento di un cippo funerario di tipo fiesolano presso Montemurlo.
In tempi più recenti (XIX secolo) l’area del Monteferrato richiamò numerosi personaggi importanti per la storia e la cultura del tempo tra cui i più illustri maestri macchiaioli, ospitati a Villa del Barone dal pittore e mecenate Cristiano Banti.
Le rocce ofiolitiche (e soprattutto le serpentine) hanno dato origine a un suolo povero di elementi nutritivi ma relativamente ricco di elementi tossici per le piante che, combinato all'estrema aridità, alla ventosità e alle elevate temperature estive, determina un ambiente particolarmente ostile per lo sviluppo delle piante. La forte selezione della flora limita la presenza di individui cui si contrappone, però, una rilevante varietà di specie (oltre 900 specie, fra piante superiori, felci e crittogame).
Di particolare interesse anche l'aspetto faunistico dell'area del Monferrato. Tra i mammiferi sono presenti molte specie di ungulati, fra i quali il cervo, il capriolo, il daino ed il cinghiale; tra i piccoli mammiferi ricordiamo il toporagno e il pipistrello orecchione. Tra i predatori sono presenti la faina, la donnola, la puzzola, il tasso e la volpe.
Tra le molte specie di uccelli presenti, nidificano nell’area il picchio verde, il martin pescatore, l’albanella minore, la poiana. Nelle vicinanze delle aree umide si trovano alcune colonie di airone cenerino. Alcuni esemplari di aquila reale, probabilmente provenienti dalle Alpi Apuane, sono state avvistate sopra il Monferrato.
Si accede all'area dai centri visita di:
- Schignano Via Cintelli, 7
- Vaiano Villa Fiorelli Via di Galceti, 64
- Prato Il Borghetto Via Bagnolo di Sopra - Prato
Da vedere:
- Centro di Scienze Naturali, Via di Galceti 74 - Prato
- Museo della deportazione, Via Cantagallo 250 - Figline di Prato
- Laboratorio Naturalistico Le Volpaie – Montemurlo
Gestione:
E' gestita in maniera unitaria mediante una convenzione tra i Comuni di Montemurlo, Prato e Vaiano, la Provincia di Prato e la Comunità Montana Val di Bisenzio.
Sede:
Comune di Montemurlo
Via Toscanini, 1
50045 Montemurlo (PO)
Sito web: www.monteferrato.it