Tipologia: Riserva Naturale Biogenetica Statale; istituita con D.M.A.F. 13 luglio 1977.
Regione: Toscana
Provincia: Pisa
La Riserva Naturale Biogenetica Statale Montefalcone interessa un'area boscata collinare di 505 ettari nel Comune di Castelfranco di Sotto (PI).
Laghetto di Montefalcone - Riserva Naturale Montefalcone (foto www.viafrancigena.eu)
La morfologia del territorio è caratterizzata da un'alternanza di altopiani ed impluvi, con un'altitudine compresa tra i 45 e i 114 metri sul livello del mare (massima altitudine delle Cerbaie, sistema collinare del basso Valdarno che emerge tra i paduli di Bientina e di Fucecchio), che danno vita ad un paesaggio suggestivo e di grande richiamo estetico, anche per la presenza di una lussureggiante vegetazione forestale. Gli altopiani sono formati da sedimenti marini pliocenici intercalati con ghiaie e conglomerati provenienti dal Monte Pisano e depositatisi in un bacino marino poco profondo, sollevatosi poi durante il Pleistocene. Gli impluvi, detti "vallini", sono stretti a monte, più ampi ed aperti a valle, caratterizzati da percorsi sinuosi e periodiche alluvioni dei fossi.
L'area protetta è ricoperta quasi per intero da estesi boschi diversificati in relazione alle varie condizioni ambientali, quali soprattutto giacitura, esposizione, fertilità ed umidità dei suoli. Sui rilievi e gli assolati altopiani di Montefalcone predominano le fustaie di pino marittimo, con popolamenti puri o misti con latifoglie. Il sottobosco della pineta è prevalentemente arbustivo, con una discreta diffusione di corbezzolo, eriche, cisti ed altre specie tipiche della macchia mediterranea; orniello, roverella e cerro costituiscono spesso il piano inferiore o condominante della pineta; degna di nota è la presenza, seppure sporadica, di alcune piante di sughera.
A Montefalcone si cerca dunque di favorire la ricostituzione dell'originario bosco misto di latifoglie, ecologicamente più stabile, con tagli selettivi nelle pinete laddove appare più marcato e promettente lo sviluppo delle latifoglie presenti (orniello, roverella, cerro, castagno ecc.).
Nei "vallini", caratterizzati da maggiore umidità, fertilità e disponibilità idriche, predominano i boschi misti di latifoglie mesofile con cerro, rovere, farnia, frassino maggiore, carpino bianco, acero campestre e castagno.
Anche la fauna di Montefalcone appare di un certo interesse, seppure i movimenti dei mammiferi siano limitati dalla recinzione perimetrale di contenimento; per questo le popolazioni di ungulati (cervi, caprioli, daini, cinghiali), in assenza di predatori naturali e di attività venatoria, debbono necessariamente essere "controllate" per evitare danni alla vegetazione forestale ed al sottobosco.
I prelievi dei selvatici in soprannumero vengono eseguiti ogni anno sulla base di stime e censimenti, utilizzando allo scopo appositi recinti di cattura; gli animali sono poi trasferiti in altre riserve naturali per progetti di ripopolamento. Altre specie di mammiferi da segnalare sono la volpe, la faina, la puzzola, la donnola, il ghiro, quest'ultimo abbastanza comune.
Riguardo all'avifauna, nelle aree umide sono presenti: germano reale, folaga, gallinella d'acqua, airone cenerino, alzavola (svernante regolare) e martin pescatore. Tra i rapaci diurni riportiamo la poiana e lo sparviero come specie sedentarie e nidificanti, il biancone, che sorvola spesso la Riserva nel periodo estivo, l'astore ed il lodolaio, forse nidificante all'esterno dell'area. Altri rapaci vengono regolarmente osservati, durante le migrazioni, a Montefalcone e nelle zone umide limitrofe di Fucecchio e Bientina: nibbio bruno, falco pescatore, albanella reale e falco di palude; interessanti anche le segnalazioni accidentali di aquila minore ed aquila anatraia.
Per i rapaci notturni ricordiamo allocco, civetta e barbagianni, mentre tra le specie di uccelli tipiche di ambienti forestali sono da elencare picchio rosso maggiore, torcicollo, colombaccio, ghiandaia, fringuello ed altri passeriformi. Infine, nelle zone aperte ed ai margini dei boschi, vengono segnalati upupa, gruccione, tortora selvatica, saltimpalo, beccamoschino e pigliamosche.
Come si arriva:
Montefalcone è facilmente raggiungibile dal Valdarno inferiore, da Pistoia e Lucca. Ad Altopascio (circa 10 km) si trovano i più vicini collegamenti autostradali (A 11) e ferroviari (linea Firenze-Lucca-Viareggio); Pontedera (a circa 13 km) è l'altro punto di riferimento principale.
Gestione:
Corpo Forestale dello Stato
Via G. Giusti, 65
55100 Lucca