Tipologia: Riserva Naturale Statale; istituita con D.M.A.F. 13 luglio 1977.
Regione: Toscana
Provincia: Livorno
La Riserva Naturale Statale Calafuria interessa una fascia costiera a falesia con leccete, pinete e macchia mediterranea; l'area protetta occupa una superficie di 116 ettari circa nel Comune di Livorno.
Torre di Calafuria - Riserva Naturale Calafuria (foto www.livornotop.com)
La Riserva Naturale Biogenetica Calafuria occupa la parte occidentale dei Monti Livornesi, comprendendo l’intero promontorio di Calafuria e prolungandosi all’interno nella parte settentrionale sino ad includere per intero il bosco demaniale che prende il nome dal promontorio. Il poggio Montaccio, con i suoi 246 m, è la quota più elevata. Da un punto di vista geologico è costituita da un’alternanza di arenaria e interstrati argilloscistosi con affioramenti di rocce eruttive ofiolitiche, per lo più gabbro, circondata dalle formazioni di argille scagliose oligocentriche e mioceniche dei Monti Livornesi. Il pregio paesaggistico dell’area è dato dai rilievi collinari dell’entroterra, privi di abitazioni e di colture agrarie, ricoperti da bosco ceduo, che scendono dolcemente verso il mare e dalle singolarità morfologiche della fascia costiera. La vegetazione è costituita da forteto mediterraneo con prevalenza di piante aromatiche, arbusti e piccoli alberi e una presenza diffusa di piante d’alto fusto: lecci, pini d’Aleppo e pini marittimi.
Da un punto di vista faunistico è segnalata la nifidicazione della magnanina, del passero solitario, della rondine rossiccia. Sono inoltre numerosi i silvidi di macchia. Transitano il colombaccio, la colomba, il tordo bottaccio e il marangone dal ciuffo. Numerose le specie di mammiferi presenti nell'area, tra cui l'istrice, la volpe e il cinghiale.
L’area, più abitata in epoche remote, come dimostrano i ritrovamenti di stazioni preistoriche risalenti da Paleolitico, non è stata interessata da fenomeni insediativi di rilievo dovuti alla difficile accessibilità. L’importanza strategica del promontorio di Calafuria nel sistema difensivo granducale è testimoniata dalla torre del boccale e da quella di Calafuria, fatte costruire nel XVI secolo dai Medici per difendere la costa dai Barbareschi.
Gestione:
Corpo Forestale dello Stato
Via Roma, 3
57023 Cecina (LI)