Colli di Faenza DOC
Atlante dei prodotti tipici - Vini DOP e IGP

Zona di produzione e storia

La denominazione di origine controllata “COLLI DI FAENZA” é riservata ai vini bianchi e rossi che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione.
Tali vini sono i seguenti:
“COLLI DI FAENZA BIANCO”;
“COLLI DI FAENZA ROSSO” (anche nella tipologia "riserva");
“COLLI DI FAENZA PINOT BIANCO”;
“COLLI DI FAENZA SANGIOVESE” (anche nella tipologia "riserva");
“COLLI DI FAENZA TREBBIANO”.

La zona di produzione delle uve dei vini a denominazione di origine controllata "COLLI DI FAENZA" comprende l’intero territorio amministrativo dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme della provincia di Ravenna e parte del territorio amministrativo dei comuni di Faenza e Castelbolognese della provincia di Ravenna;
l’intero territorio amministrativo del comune di Modigliana della provincia di Forlì e parte del territorio amministrativo del comune di Tredozio della provincia di Forlì.

La denominazione di origine “Colli di Faenza” prende atto di una tradizione viti-vinicola recente, che si è venuta a delineare a partire dalla ricostruzione post-fillosserica e post-bellica in particolare. Infatti a fine ‘800 le colline faentine si caratterizzavano per una viticoltura finalizzata soprattutto al consumo interno della famiglia contadina e si trattava più spesso di filari poli-varietali al margine degli appezzamenti di cereali piuttosto che di vigne specializzate. La ricostruzione dei vigneti dopo l’avvento della fillossera fece propendere per l’allestimento di impianti mono-varietali con una certa predilezione per il Sangiovese, vitigno rustico e produttivo, che poteva legare maggiormente gli agricoltori a quelle plaghe difficili che venivano sempre più spesso abbandonate per i terreni fertili di pianura. Alle altitudini più elevate si preferiva Ciliegiolo, simile a Sangiovese ma con una maturazione anticipata di almeno una settimana, e spesso si mettevano anche alcune piante di Ancellotta per migliorare l’intensità, ma soprattutto la stabilità del colore di Sangiovese e Ciliegiolo.
Per la ricostruzione della viticoltura dopo l’ultimo Conflitto mondiale, i tecnici indicavano come particolarmente adatti ai terreni collinari alcuni vitigni internazionali quali Cabernet e Merlot, dando l’avvio alla produzione di vini rossi ancora più strutturati e adatti all’invecchiamento di quelli realizzati con il solo Sangiovese. Accanto a Trebbiano, furono poi introdotti vitigni bianchi più precoci e dal profilo sensoriale più complesso e accattivante come Pinot, Chardonnay, Sauvignon e Pignoletto.

Consorzio Vini di Romagna

Vitigni - Grado alcolometrico minimo - Invecchiamento e qualifiche

Base ampelografica
La denominazione di origine controllata "COLLI DI FAENZA", accompagnata obbligatoriamente da una delle specificazioni di cui appresso, é riservata ai vini ottenuti da uve di vitigni, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, provenienti da vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
"COLLI DI FAENZA BIANCO”. Vitigno Chardonnay dal 40% al 60%; per il complessivo rimanente concorrono i seguenti vitigni, presenti nell’ambito aziendale, da soli o congiuntamente:
Pignoletto, Pinot bianco, Sauvignon bianco e Trebbiano Romagnolo dal 60% al 40%.
"COLLI DI FAENZA ROSSO”. Vitigno Cabernet Sauvignon dal 40% al 60%; per il complessivo rimanente concorrono i seguenti vitigni, presenti nell'ambito aziendale, da soli o congiuntamente:
Ancellotta, Ciliegiolo, Merlot e Sangiovese dal 60% al 40%.
"COLLI DI FAENZA PINOT BIANCO”. Vitigno Pinot bianco 100%.
"COLLI DI FAENZA SANGIOVESE”. Vitigno Sangiovese 100%.
"COLLI DI FAENZA TREBBIANO”. Vitigno Trebbiano Romagnolo 100%.

I vini a denominazione di origine controllata “COLLI DI FAENZA” all’atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“COLLI DI FAENZA” BIANCO:
titolo alcolometrico volumico totale: 11%;
acidità totale minima: 5 g/l;
zuccheri riduttori: massimo 4 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16 g/l.

“COLLI DI FAENZA” ROSSO:
titolo alcolometrico volumico totale: 12%;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
zuccheri riduttori: massimo 4 g/l;
estratto non riduttore minimo: 23 g/l.

“COLLI DI FAENZA” ROSSO Riserva:
titolo alcolometrico volumico totale: 12%;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
zuccheri riduttori: massimo 4 g/l;
estratto non riduttore minimo: 23 g/l.

“COLLI DI FAENZA” PINOT BIANCO:
titolo alcolometrico volumico totale: 11%;
acidità totale minima: 5 g/l;
zuccheri riduttori: massimo 4 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16 g/l.

“COLLI DI FAENZA” SANGIOVESE:
colore: rosso rubino;
odore: caratteristico, delicato, che ricorda la viola;
sapore: asciutto, armonico, con retrogusto caratteristico;
titolo alcolometrico volumico totale: 12%;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
zuccheri riduttori: massimo 4 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22 g/l.

“COLLI DI FAENZA” SANGIOVESE Riserva:
titolo alcolometrico volumico totale: 12%;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
zuccheri riduttori: massimo 4 g/l;
estratto non riduttore minimo: 25 g/l.

“COLLI DI FAENZA” TREBBIANO:
titolo alcolometrico volumico totale: 11,5%;
acidità totale minima: 5 g/l;
zuccheri riduttori: massimo 4 g/l;
estratto secco netto minimo: 16 g/l.

Per tutte le tipologie, in cui é stato effettuato l’affinamento in fusti di legno, può notarsi la presenza di sapore di legno.
È facoltà del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, modificare con proprio decreto i limiti minimi sopra indicati per l’acidità totale e l’estratto secco netto.

Caratteristiche organolettiche

 

I vini a denominazione di origine controllata “COLLI DI FAENZA” all’atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

“COLLI DI FAENZA” BIANCO:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: intenso, delicato, fruttato;
sapore: asciutto, sapido, armonico.

“COLLI DI FAENZA” ROSSO:
colore: rosso rubino intenso;
odore: etereo, gradevolmente erbaceo;
sapore: asciutto, di corpo, talvolta leggermente tannico.

“COLLI DI FAENZA” ROSSO Riserva:
colore: rosso rubino intenso;
odore: etereo, gradevolmente erbaceo;
sapore: asciutto, di corpo, talvolta leggermente tannico.

“COLLI DI FAENZA” PINOT BIANCO:
colore: giallo paglierino, talvolta con riflessi verdognoli;
odore: delicato, caratteristico, intenso;
sapore: asciutto, fresco, armonico.

“COLLI DI FAENZA” SANGIOVESE:
colore: rosso rubino;
odore: caratteristico, delicato, che ricorda la viola;
sapore: asciutto, armonico, con retrogusto caratteristico.

“COLLI DI FAENZA” SANGIOVESE Riserva:
colore: rosso rubino;
odore: caratteristico, delicato, che ricorda la viola;
sapore: asciutto, armonico, con retrogusto caratteristico.

“COLLI DI FAENZA” TREBBIANO:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: vinoso, caratteristico, gradevole;
sapore: asciutto, fresco, armonico.

Per tutte le tipologie, in cui é stato effettuato l’affinamento in fusti di legno, può notarsi la presenza di sapore di legno.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Variano a seconda della tipologia di vino.

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