Endemica del Val Fortore (vasta area geografica che prende il nome dal fiume Fortore, il quale attraversa e segna il confine tra il Molise, la Campania e la Puglia), venne descritta nella "Rivista di agricoltura" (1937), ove si precisa come il suo areale di diffusione fossero le zone a nord della provincia di Benevento (Alto Tammaro e Fortore) e i paesi delle confinanti province di Foggia e Campobasso dove i mercati locali ne apprezzavano le carni; appare difatti in una foto dell' "Italia agricola" (1925) in un articolo dove si descrive il pollame molisano. Anche il Clementi in "La pollicoltura italiana" (1950) accenna a pollame nero nella provincia di Foggia. E' stata rappresentata in un dipinto dell'artista napoletano Vincenzo Migliaro (Napoli,1858-1938).
Nera del Val Fortore “Italia agricola" (1925)
Il ritrovamento è piuttosto recente e causale in quanto avvenuto nel maggio del 2016 da parte di un componente del R.A.C. (Club delle Razze Autoctone Campane)che si recava sulla catena montuosa del Taburno - Camposauro (appennino campano, versante beneventano) per motivi di lavoro, il cui tragitto l’ha portato a percorrere vie secondarie che costeggiavano una serie di masserie ove erano ben visibili questi polli; la scoperta ha portato alla luce una decina di capi in purezza (di cui 4 galli) da cui si è potuti partire per il recupero ma non si esclude la sopravvivenza di altri ceppi nelle campagne beneventane (alcuni capi sono tuttora allevati nelle campagne di Casalduni e Circello), molisane o foggiane.
“Natura viva”, Vincenzo Migliaro (fine Ottocento)
Classica razza mediterranea, rustica resistente al freddo ed alle malattie; di costituzione robusta e discreta ovaiola, buona razzolatrice che ben si presta al pascolo nei campi e zone di montagna; i pulcini alla nascita hanno piumino nero.
Crescita e impennamento medio
- Cresta: semplice, abbondante, diritta nel maschio, piegata nella femmina in deposizione
- Occhi: gialli
- Becco: giallo contornato di nero
- Bargigli: ben sviluppati
- Orecchioni: bianchi
- Tronco: lungo e robusto
- Spalle: larghe e robuste
- Ali: aderenti al corpo
- Ventre: ben sviluppato
- Tarsi: alti, a pianta gialla ombreggiati o macchiati di nero (nelle femmine in deposizione il colore tende a sbiadire diventando grigiastro omogeneo)
- Coda: rilevata, ricca e ben sviluppata
- Colorazione: nera con tinte ramate localizzate sulla mantellina
- Taglia: media
Peso medio
- Maschio: 2,5 kg
- Femmina: 2,0 kg
Uova: bianche di peso medio.
Difetti gravi: zampe totalmente gialle, piumaggio con eccessive tinte ramate.
Gallo di Nera del Val Fortore (foto Pasquale D’Ancicco)
Gallina Nera del Val Fortore (foto Pasquale D'Ancicco)
Nera del Val Fortore (foto Pasquale D'Ancicco)
Pulcini di Nera del Val Fortore (foto Pasquale D'Ancicco)