Trattasi di una razza sintetica frutto di un primo incrocio fra la razza Orpington bianca e un singolo soggetto Valdarno bianco a tarsi verdi considerato dal selezionatore assai pregiato. Il rag. Bianchi, che si può considerare il creatore della razza, nell'intento di ottenere ottimi soggetti da carne e da uova, partì appunto da questo incrocio, inconsapevole che il soggetto Valdarno da lui tanto stimato presentava caratteristiche somatiche non proprie di tale razza. Comunque andarono le cose, aiutato forse da alcune caratteristiche genetiche proprie della razza Orpington, quali il colore del tarso bianco-roseo dominante ed una solida base scheletrica e muscolare, il Bianchi poté in breve tempo ottenere, verso la metà degli anni '20, soggetti abbastanza uniformi. L'area di diffusione di codesta razza comprendeva tutta l'area periferica di Milano e vaste zone della Lombardia. Tanto nel gallo che nella gallina il piumaggio era abbondante, soffice e perfettamente candido. Ad un anno il gallo pesava kg 3,5, mentre la gallina della stessa età raggiungeva un peso di kg 2,5-3. Le forme erano armoniche, caratterizzate da un'imponente ampiezza toracica; la cresta era semplice, sviluppatissima nel gallo, come del resto i bargigli, ripiegata su un lato del capo nella gallina in deposizione. Gli orecchioni bianco crema (a volte lievemente macchiati di rosso) e i tarsi perfettamente lisci e bianco rosei. La coda era formata da ampie falciformi ed era portata piuttosto eretta. La gallina presentava una straordinaria fecondità, oltre ad avere ben sviluppato l'istinto alla cova. Questi animali erano assai meno esigenti per lo spazio delle razze mediterranee propriamente dette e si adattavano agevolmente alla vita in clausura, durante il periodo in cui gli avicoli venivano considerati nocivi alle coltivazioni. La razza presentava una spiccata rusticità ed una discreta resistenza ai climi freddi ed umidi della Pianura Padana, al contrario della Orpington pura che mal si adattava a questi climi. Si suppone che la caratteristica "deposizione invernale" fosse presente.
Come del resto molte altre razze di comprensori densamente abitati, la Milanino subì suo malgrado un intensa opera di incrocio con altre razze, che nel breve volgere di alcuni anni fu in grado di annientarla.
La razza è oggetto di un programma di recupero svolto dal Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute, la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare, Università degli studi di Milano, avviato nel 2009.
Peso:
- Gallo 3,5 kg
- Gallina 2,5-3,0 kg
Presenta cresta semplice, molto sviluppta nel gallo.
Gli orecchioni sono bianco crema. I tarsi sono perfettamente lisci e bianco rosei.
La coda, portata piuttosto eretta, presenta ampie falciformi.
Razza Milanino (foto Giuseppe Rauseo)
Razza Milanino (foto http://www.pollidellalombardia.it)
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