Tipologia: Parco Naturale Regionale di cintura metropolitana; istituito con L.R. 4 marzo 1993, n. 10.
Regione: Lombardia
Provincia: Como
Il Parco Naturale della Spina Verde si insinua proprio come una spina tra la città di Como e i comini della cintura urbana. Occupa una superficie di 1.179 ettari nei comuni di Cavallasca, Como, Drezzo, Paré e San Fermo della Battaglia.
Torre Barandello e Scavi Archeologici (Camera Grande e abitato di Pianvalle)
La Spina Verde si innalza tra la Pianura Padana e la conca di Como e dai 550 m di mOnte Croce si può godere di uno splendido panorama sulla città, sulla pianura e sul lago. Oltre al Monte CRoce, i rilievi significativi del parco sono il Sasso di Cavallasca (620 m), il Monte Caprino (490 m) e il Monte Baradello (430 m) su cui sorge l'omonima torre, simbolo della riserva e della città stessa di Como.
Il clima, grazie all'azione mitigatrici del Lago di Como, risulta in generale mite con abbondanti precipitazioni, mentre sui versanti rivolti verso la pianura è piuttosto caldo e secco.
La struttura rocciosa si compone di sedimenti terziari rappresentati soprattutto da conglomerati, arenarie e marne che vengono riunite nella conformazione della Gonfolite. Le forme dolci e arrotondate del paesaggio sono frutto dell'azione dei ghiacciai quaternari: durante il Pleistocene (da 1,7 a 19 mila anni fa) i ghiacciai scendevano dalla Valtellina e dalla Valchiavenna e, oltre a levigare le superfici, trasportavano a valle materiale roccioso proveniente dalle regioni alpine (morene e massi erratici).
Nel Parco si trova un interessante patrimonio archeologico con resti che vanno dall'era preistorica al Neolitico e all'età del ferro; i ritrovamenti di maggiore rilievo sono costituiti da strutture abitative come le "camere in roccia", l'abitato di Piancavalle e le incisioni rupestri. Ci sono poi forti presenze della Civiltà di Golasecca e dell'età medioevale: quest'ultima è primariamente rappresentata dalla Torre del Baradello (XII secolo) e dalle basiliche di S.Abbondio e di S.Carpoforo (XI secolo).
La Spina Verde verso Breccia e la pianura (foto http://geomap.como.polimi.it/)
I boschi della Spina Verde rispecchiano le diverse caratteristiche ambientali, condizionate dall'azione mitigatrice del lago. Sui versanti rivolti a nord troviamo boschi di farnia, acero, tiglio e carpino nero mentre sui versanti rivolti a sud e alla pianura, più caldi e soleggiati, dominano specie termofile come querce, orniello e carpino nero. Non mancano specie introdotte dall'uomo come castagno e robinia.
La fauna è quella tipica delle Prealpi: tra gli anfibi si possono incontrare rane, rospi e salamandre che vivono presso i piccoli corsi d'acqua, mentre tra i rettili si trovano lucertole, orbettini, biacchi e qualche vipera. Gli uccelli
più diffusi sono fringuelli, merli, usignoli, scricioli, picchi e cince ma si possono avvistare anche il nibbio bruno e la civetta. Tra i mammiferi si possono incontrare scoiattoli, ghiri, faine, arvicole, lepri e volpi.
Gestione:
Sede: Via Imbonati, 1
211131 Cavallasca (CO)