Tipologia: Riserva Regionale; istituita dalla Regione Lombardia con Del. di C.R n. IV/938 del 2.03.88.
Regione: Lombardia
Provincia: Brescia
La Riserva Regionale Incisioni Rupestri Ceto, Cimbergo e Paspardo occupa un'area di 290 ettari sulla sinistra orografica del fiume Oglio, in Val Camonica, al confini del Parco Regionale dell'Adamello. La quota più bassa della Riserva è la località Zurla (360 m) mentre quella più elevata è il paese Paspardo (1.000 m circa). L'area è coperta prevalentemente da boschi di castagno e betulla, all'interno di un circuito viario, che ne delimita i confini e che collega i centri abitati di Nadro, Cimbergo e Paspardo, paesi di antichissima origine che conservano intatti gli antichi nuclei abitativi.
E' stata istituita con lo scopo di proteggere una vasta area in cui sono presenti rocce con incisioni rupestri preistoriche, oltre a una serie di importanti elementi etnografici ed ambientali riguardanti l'evoluzione dell'habitat alpino nel corso dei millenni (antichi sentieri, muraglioni megalitici, resti di "castellieri" preistorici, cascinali e terrazzamenti agricoli preistorici e medievali, castagneti ed ambiti microclimatici). Nel 1979 le incisioni rupestri sono state inserite dall'Unesco nella Lista del Patrimonio Culturale Mondiale).
Riserva Regionale Incisioni Rupestri Ceto, Cimbergo e Paspardo (foto www.intercam.it)
La Val Camonica custodisce nel suo territorio un inestimabile patrimonio storico rappresentano da oltre 200.000 incisioni rupestri, il più ricco d'Europa. Queste testimonianze di arte preistorica sono il racconto millenario del passato delle popolazioni camune che hanno abitato la valle per oltre seimila anni e che sulle rocce hanno lasciato le tracce della loro vita quotidiana. Le incisioni sono infatti databili dal Neolitico fino alla conquista romana della regione. La particolarità dell'arte preistorica solo su roccia e non attraverso affreschi all'interno di grotte ci indica che i camuni non occupavano la valle durante l'inverno, utilizzando invece le stagioni calde per l'approvvigionamento del cibo attraverso la caccia. La tradizione di incidere sulla roccia lo scandire del vivere quotidiano si è protratta per millenni e si manifestava in diverse occasioni quali i riti propiziatori e religiosi ma anche come forma di comunicazione. Le incisioni più antiche si notano per la quasi totale assenza di figure umane, con l'immagine dell'animale come dominante. Successivamente, la figura umana è costantemente protagonista, soprattutto nella rappresentazione di scene di caccia e riti religiosi. Con il passare dei secoli, anche lo sile dell'incisione cambia, passando dall'estremo schematismo originale a un realismo sempre maggiore. L'uomo è rappresentato in modo sempre più dinamico, come maggiormente dinamica diventa la sua vita fatta di scambi commerciali, nuove tecniche agricole ma anche una divisione politica e religiosa del potere.: appaiono le figure del guerriero eroe, del religioso, del commerciante. Solo nel IV secolo a.C., con l'arrivo dei romani e la fine dell'isolamento millenario, la civiltà camuna scompare, lasciando però traccia indelebile del suo passaggio nella pietra. Praticamente tutte le località dell'odierna Val Camonica portano queste testimonianze, offrendo interessanti spunti per visite all'insegna dell'archeologia ma anche della natura.
Riserva Regionale Incisioni Rupestri Ceto, Cimbergo e Paspardo
Il Museo di Nadro è il punto di riferimento per la visita alla Riserva Regionale delle Incisioni rupestri. L'esposizione contiene testimonianze originali, reperti e ricostruzioni che ci introducono nel mondo degli antichi camuni. All'interno vi sono anche un'attrezzata sala informatica, una biblioteca e spazi per seminari e lezioni guidate da archelogi e guide. Uscendo dal museo, è possibile percorrere l'antica strada medievale che ripercorre l'antica via Valeriana dei romani e gli ancora più antichi sentieri preistorici. L'ambiente circostante porta evidenti le tracce di millenni di passaggio dell'uomo: antichi terrazzamenti, mura di pietre e, soprattutto, migliaia di incisioni rupestri. Il punto di arrivo, dopo due ore abbondanti di cammino, sono le Foppe di Nadro. Un'altra interessante visita in tema con la preistoria della Val Camonica è costituita dall'Archeopark di Darfo Boario, con i suoi 120 metri quadrati dedicati all'archeologia sperimentale, con una grande area interattiva ricca di ricostruzioni che ricreano gli antichi insediamenti preistorici.
Gestione:
Consorzio Incisioni Rupestri di Ceto-Cimbergo-Paspardo
Via Piana Nadro, 29
25040 Nadro di Ceto (BS)
Sito web: www.arterupestre.it