Origine: Sila, Calabria, Italia.
Classificazione F.C.I.: RAZZA NON RICONOSCIUTA
Cane da pastore utilizzato per la protezione delle greggi e della proprietà
Le sue origini sono indiscutibilmente antichissime e secondo alcuni esperti questo cane discenderebbe dai cani importati dai coloni greci quando si insediarono nella regione. Viene descritto in molti diari e racconti nei due secoli scorsi. Questo cane era principalmente utilizzato per tenere alla larga i lupi dalle greggi di pecore e capre che pascolavano, ma da quando il lupo non vive più in quelle regioni italiane, questi antichi cani hanno peso la loro funzione e quindi la loro popolarità locale, ed è infatti rapidamente andato a scomparire. Nel 1972 la “razza” fece il suo esordio, fuori concorso, all’esposizione di Cosenza; vennero presentati 7 esemplari piuttosto omogenei tra loro.
Il Cane da Pastore della Sila, alias Pastore Calabrese o Silano, si presenta come un mesomorfo armoniosamente costruito, grande, vigoroso, con forte ossatura, ma mai pesante, e con una muscolatura ben sviluppata. Dotato di una grande agilità. Il tronco è iscritto nel rettangolo, ma non deve mai dare l’impressione di essere tozzo né basso sugli arti. Il dimorfismo sessuale è ben evidente. Il mantello, ricco di sotto pelo, lungo e fitto, nella stagione invernale, è di tessitura semi-vitrea, liscio, che accentua il vigore del cane.
Il Cane da Pastore della Sila da sempre svolge la funzione di custodia e affiancamento nella conduzione delle greggi che popolano la Sila e parte del territorio calabrese. Impavido e incorruttibile. Svolge il suo lavoro con grande serietà e dedizione, senza lasciare mai la mandria incustodita con cui trascorre tutta la sua esistenza. E’ estremamente rustico in quanto abituato a vivere nelle condizioni estreme, di ristrettezze alimentari e avversità climatiche, dell’ambiente in cui da secoli lavora. Ha espressione vigile e attenta. Dotato di un’eccellente memoria. Diffidente con gli estranei da cui difficilmente si fa avvicinare, ma in presenza del pastore/proprietario, essendo dotato di un grande equilibrio, familiarizza con grande disinvoltura. Se cresciuto a stretto contatto con l’uomo, manifesta grande docilità, grande vivacità e grande attaccamento nei confronti di chi lo ha accudito. Amorevole con i bambini, più focoso e irruento con gli adulti. Grande capacità di apprendimento. Ama farsi accarezzare. Le sue capacità psichiche, lasciano intuire che, l’utilità di questo cane, non solo è circoscritta alla guardia, la sua sensibilità e dolcezza lo vede adatto non solo come cane da compagnia ma anche per l’impiego nella Pet Therapy. Grazie alla sua capacità atletica e al suo facile apprendimento, è indicato anche per attività sportive o per utilità sociale. Il Cane da Pastore della Sila può essere considerato un cane dalla funzione poliedrica, capace di essere impiegato in diverse attività.
Cane da Pastore Calabrese
TESTA:
Di tipo mesocefalo, larga e massiccia, potente ma non pesante. Vista dall’altro è a forma di tronco di cono.
REGIONE DEL CRANIO:
Il cranio ha una lunghezza quasi uguale alla larghezza. I profili sia laterali che frontali sono leggermente convessi. Gli assi cranio facciali sono paralleli.
STOP:
Moderato, non troppo pronunciato, dolce.
MUSO:
Ampio e profondo alla radice, si assottiglia leggermente vero la punta del tartufo.
TARTUFO:
Grosso e nero, con narici ben aperte.
LABBRA:
Le labbra superiori coprono appena i denti della mandibola. I margini labiali sono sempre pigmentati di nero.
MASCELLA:
Larga e robusta.
DENTI:
Sani, forti e ben sviluppati.
OCCHI:
In posizione semi laterale con bulbo né sporgente, né infossato. Non troppo grandi rispetto alla dimensioni del cranio. Hanno forma di mandorla. Le palpebre sono ben aderenti e ben pigmentate di nero. La colorazione dell’iride varia dal ocra al marrone scuro. Espressione vivace, vigile e allegra.
ORECCHIE:
Sono inserite molto al di sopra dell’arcata zigomatica, portate aderenti alla guancia, di forma triangolare con punta leggermente arrotondata. Non troppo grandi rispetto alla testa del cane. Il portamento è pendente e mobile.
COLLO:
Di media lunghezza, forte e muscoloso, grosso e esente da giogaia. Sempre ricoperto da abbondante pelo, soprattutto nel maschio adulto. Il pelo che circonda il collo è nei maschi adulti molto più folto e lungo, quasi a formare una criniera, molto utile per la difesa.
TRONCO:
Forte e robusto. Di lunghezza leggermente superiore rispetto all’altezza al garrese. La linea superiore è rettilinea dal garrese verso la groppa.
GARRESE:
Moderatamente elevato sulla linea del dorso. La distanza delle punte della scapola risulta alquanto larga.
DORSO:
Il profilo è retto. I lombi risultano ben fusi con la linea del dorso. Solido e muscoloso.
GROPPA:
Largo, solido e muscoloso, dal profilo retto.
TORACE:
E’ profondo fino all’altezza dei gomiti, relativamente ampio, in armonia con la sua costituzione mesomorfa. Le costole, lunghe ed inclinate, spazi intercostali ampi, sono indice di grande capacità polmonare e quindi di resistenza.
VENTRE:
Il profilo sterno ventrale evidenzia una regione sternale lunga che si sviluppa a semi cerchio a corda molto larga, che rimonta dolcemente verso l’addome.
CODA:
La sua attaccatura è situata in basso, oltrepassa il garretto del cane in stazione normale; tenuta pendente in riposo, è invece portata al di sopra della linea del dorso nell’eccitazione, con la punta abbastanza ricurva, ma mai arrotolata su se stessa. E’ ben guarnita di pelo folto senza frange.
ARTI ANTERIORI:
Muscolosi e di forte ossatura. Appiombi corretti sia davanti che di lato. Lo sviluppo degli arti è in buona proporzione con lo sviluppo somatico e le singole regioni relative a detti arti lo sono pure fra loro.
Spalla:
La spalla è lunga, inclinata, fornita di forti muscoli e ben libera nei movimenti.
Braccio:
Ben saldato al tronco nei suoi due terzi superiori, è fornito di forti muscoli.
Gomiti:
Aderenti al costato, coperti di, pelle morbida e rilassata. Debbono trovarsi in un piano parallelo al piano mediano del corpo. La punta del gomito si trova sulla perpendicolare calata dall’angolo caudale della scapola.
Avambraccio:
Segue una linea retta verticale; ha forte ossatura.
Carpo:
Si trova sulla linea verticale dell’avambraccio. E’ forte, asciutto, liscio, di buon spessore, con osso pisiforme ben sporgente.
Metacarpo:
E’ ben asciutto, con minimo tessuto cellulare sottocutaneo. Visto di profilo si presenta leggermente steso.
Piede:
Grande, di forma rotondeggiante. Ha dita ben serrate fra di loro, ricoperte di pelo corto e fitto. Unghie sono pigmentate in nero Arti posteriori Gli appiombi sia di fronte che di profilo debbono risultare sempre corretti. Lo sviluppo degli arti posteriori è ben proporzionato al corpo e pure ben proporzionate fra loro risultano le diverse regioni attinenti agli arti.
Coscia:
Lunga, larga, coperta di muscoli salienti, con margine posteriore leggermente convesso. La sua direzione è alquanto obliqua dall’alto in basso e dall’indietro in avanti.
Gamba:
L’ossatura è forte e la muscolatura è asciutta, con scanalatura gambale marcata. Ginocchio Deve trovarsi in perfetto appiombo con l’arto: non deve risultare deviato ne verso l’interno ne verso l’esterno.
Garretto:
Molto larghe le sue facce. Di buon spessore.
Metatarso:
Robusto, asciutto largo. Con speroni, spesso doppi, ma anche senza.
Piede:
Come per l’anteriore ma più ovale.
Andature:
Passo lungo, trotto allungato.
Pelle:
Ben aderente al corpo e in ogni regione. Piuttosto spessa. Il pigmento delle mucose e delle sclerose è essere nero: altrettanto dicasi per le suole dei cuscinetti digitali e plantari.
Mantello:
Pelo:
Molto abbondante, lungo, piuttosto ruvido al tatto, ben aderente al corpo: tollerata una lieve ondulazione. Forma un ricco collare attorno al collo e limitate frange sul margine posteriore degli arti. E’ invece corto sul muso, sul cranio, sugli orecchi, sul margine anteriore di tutti gli arti. La tessitura del pelo è semivitrea. La lunghezza del pelo sul tronco raggiunge gli 8 cm. Il sottopelo è abbondante solo nella stagione invernale.
Colore:
I colori ammessi sono quelli simili ai colori delle capre autoctone calabresi, da secoli allevate sull’Altopiano della Sila.
Taglia e peso:
Statura al garrese:
Nei maschi da cm. 65 a cm. 73 al garrese, nelle femmine da cm. 60 a cm., 68 al garrese. Peso Per i maschi da 35-45 Kg. Femmine da 30-40 Kg. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.
Difetti:
Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità e alla sua diffusione.
Difetti eliminatori:
Testa: assi cranio-facciali convergenti, prognatismo accentuato deturpante. Coda: portata arrotolata sul dorso. Statura: al di sopra o al di sotto dei limiti indicati. Andatura: ambio continuato.
Difetti da squalifica:
Tartufo: depigmentazione totale. Canna nasale: decisamente montonina o concava. Occhi: depigmentazione moderata o bilaterale delle palpebre. Gazzuolo. Strabismo bilaterale. Mascelle: enognatismo. Organi sessuali: criptorchidismo monorchidismo, evidente deficienza di sviluppo di uno o di tutti e due i testicoli. Coda: anurismo, brachiurismo, sia congeniti che artificiali. Pelo: ricciuto. Colore: mantello pezzato.
Si ringrazia Alessandro Reale