Le uve destinate alla produzione dei vini a DOC “Melissa” devono essere prodotte nella zona appresso indicata che comprende in tutto il territorio amministrativo dei comuni di: Melissa, Belvedere Spinello, Carfizzi, San Nicola dell’Alto, Umbriatico e parte del territorio dei comuni di: Casabona, Castel Silano, Crotone, Pallagorio, Rocca di Neto, Scandale, San Mauro Marchesato, Santa Severina, Strongoli tutti in provincia di Crotone.
Narra una leggenda che Melisso o Melisséo, principe cretese al seguito di Minosse in Sicilia, dopo
la morte del suo re, riprende il mare e, sbattuto dai flutti lungo la costa calabro-ionica approda in
quella contrada, che dalla colonia da lui fondata viene appunto chiamata Melissa.
Qui i suoi sudditi, dediti all' agricoltura e già molto esperti nell' arte di coltivare la vite, trasformano
la campagna che è fertilissima, in lussureggianti vigneti da cui ottengono un vino molto prelibato
per bontà e raffinatezza, di gusto. In età romana Melissa ritorna agli onori della cronaca ad opera di
Ovidio che la ricorda nelle "Metamorfosi" come luogo ameno, ricco di vigne, non lontano da
Crotone. Leggenda e storia dunque che ci lasciano dedurre che fin da epoche assai remote, Melissa
avesse una lunga tradizione a cui sono rimasti fedeli sia i contadini sia i melissesi produttori di vino.
Il vino Melissa consegue sempre più lusinghieri apprezzamenti tanto che, anche in prospettiva di
possibili risultati economici consistenti, spingono il sig. Mario Bruni, dotato di intraprendenza e
spirito di iniziativa, a tentare un giudizio sul "Melissa". E così che nel 1934 per la prima volta una
bottiglia di vino recante l' etichetta "Melissa" viene presentato alla terza mostra nazionale dell'
agricoltura di Firenze dove consegue il primo diploma ufficiale di qualificazione con medaglia d'
oro.
Comincia così l' ascesa del tipico prodotto agricolo melissese che sarà ben presto sul mercato con le
denominazioni di vino D.O.C. Questa larga produzione di vino a denominazione di origine
controllata ha permesso all' amministrazione comunale del nostro paese di entrare, già da alcuni
anni, nell' associazione delle "Città del vino", che ha sede a Siena, presso l' enoteca nazionale.
base ampelografica dei vigneti: i vitigni idonei alla produzione del vino in questione sono quelli
tradizionalmente coltivati nell’area di produzione, con particolare attenzione al Gaglioppo.
Melissa Doc (foto www.consorzioviniciroemelissa.it)
Base ampelografica
I vini a denominazione di origine controllata “Melissa” devono essere ottenuti da uve provenienti
da vigneti aventi nell’ambito aziendale le seguenti composizioni ampelografiche:
- Melissa bianco:
Greco bianco dall’80 al 95%;
Trebbiano toscano, Malvasia bianca, da soli o congiuntamente dal 5% al 20%.
- Melissa rosso:
Gaglioppo dal 75 al 95%;
Greco nero, Greco bianco, Trebbiano toscano e Malvasia bianca, da soli o congiuntamente dal 5%
al 25%.
I vini a denominazione di origine controllata «Melissa» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Melissa” bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.
“Melissa” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
“Melissa” rosso superiore:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
E’ in facoltà del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di modificare, con proprio decreto, i limiti sopra indicati per l’acidità totale e l’estratto non riduttore.
I vini a denominazione di origine controllata «Melissa» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Melissa” bianco:
colore: giallo paglierino più o meno tenue;
odore: vinoso, caratteristico;
sapore: secco, delicato, armonico.
“Melissa” rosso:
colore: dal rosato carico al rosso rubino;
odore: vinoso, caratteristico;
sapore: asciutto, di corpo, sapido, caratteristico.
“Melissa” rosso superiore:
colore: rosso rubino con riflessi aranciati con l’invecchiamento;
odore: etereo, intenso, persistente;
sapore: asciutto, vellutato, alcolico, robusto, armonico.
Melissa rosso: vino da tutto pasto, indicato specialmente con le carni di maiale. Il tipo superiore si abbina ottimamente con carni e funghi, cacciagione e selvaggina. Temperatura di servizio 18°C.
Melissa bianco: ottimo come aperitivo, si abbina a piatti a base di pesce, torte di verdura. Temperatura di servizio: 10° - 12°C.