L'indicazione geografica tipica «Lipuda» è riservata ai mosti ed ai vini che rispondono alle
condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare per le seguenti tipologie:
a) bianco (anche nella tipologia frizzante);
b) rosso (anche nella tipologia frizzante e novello);
c) rosato (anche nella tipologia frizzante).
La zona di produzione delle uve per l'ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con l'indicazione geografica tipica «Lipuda» comprende l'intero territorio amministrativo dei comuni di: Carfizzi, Casabona, Cirò, Cirò Marina, Crucoli, Melissa, Strangoli, Umbriatico, in provincia di Crotone.
Ai tempi dei primi sbarchi dei coloni greci sulle coste calabresi, la coltura della vite fu una delle
attività che vennero per prime trasmesse alle popolazioni indigene: i centri di Sibari e Crotone si
fecero presto apprezzare per la qualità dei vini prodotti, in particolare di quel “Kremisa” che è
considerato l’antenato dell’attuale Cirò. E allora, questo era il vino ufficiale della Olimpiade e si
dice che lo stesso Milone di Crotone, vittorioso in sei edizioni, lo apprezzasse con entusiasmo.
Nella parte più bassa di questa zona, cioè quella che (Carfizzi, Strongoli, mentre Melissa appartiene
ai due vini) non contribuisce al Cirò, si produce un’ altra DOC, “Melissa”: il Bianco è opera di
Greco, Trebbiano e Malvasia: il Rosso di Gaglioppo. Carfizzi, piccolo paese dell’entroterra
Crotonese, domina dalla sua collina il paesaggio circostante e vanta tradizioni e dialetto di origine
albanese. Cirò Marina si apre sulla costa ionica non lontano dalla confluenza in mare del fiume
Lipuda e i mestieri della pesca e del turismo si mescolano con quello del vino. Cirò, invece, guarda
le colline, i vigneti, e l’azzurro del mare dall’alto dei suoi 324 metri. Strongoli, dominato da un
castello medioevale, sorge sul sito dell’antica “Petelia” di origine Greca. Infine, Umbriatico: le
mura lo cingono ancora parzialmente a testimonianza che anche nel passato qui c’era qualcosa di
prezioso che valeva la pena difendere e salvaguardare.
Zone di Produzione delle Igt della Calabria (foto www.quattrocalici.it)
Base ampelografica
I vini ad indicazione geografica tipica «Lipuda» bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti
da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla
coltivazione nella Regione Calabria, a bacca di colore analogo, iscritti nel registro nazionale delle
varietà di vite per uve da vino,
riportati nel disciplinare.
I vini a indicazione geografica tipica «Lipuda», all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
«Lipuda» Bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
«Lipuda» Rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
«Lipuda» Rosso novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
«Lipuda» Rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo:11,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
I vini a indicazione geografica tipica «Lipuda», all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
«Lipuda» Bianco:
colore: giallo paglierino;
odore: intenso, caratteristico;
sapore: fresco, sapido.
«Lipuda» Rosso:
colore: rosso intenso;
odore: complesso, caratteristico;
sapore: armonico, tipico.
«Lipuda» Rosso novello:
colore: rosso più o meno intenso;
odore: complesso, fruttato;
sapore: armonico, tipico.
«Lipuda» Rosato:
colore: rosa più o meno intenso;
odore: caratteristico, delicato;
sapore: armonico, gradevole.
Variano a seconda della tipologia.