L'indicazione geografica tipica «Costa Viola» è riservata ai mosti ed ai vini che rispondono alle
condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare per le seguenti tipologie:
a) bianco;
b) rosso (anche nella tipologia novello);
c) rosato (anche nella tipologia novello);
d) con la specificazione del nome di un vitigno.
La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la IGT “Costa Viola” comprende l’intero territorio amministrativo dei seguenti comuni: Bagnara Calabra, Palmi, Scilla e Seminara in provincia di Reggio Calabria.
Questo territorio
costituisce la parte terminale dello stivale calabrese, è il tratto di costa appena fuori dallo stretto di
Messina, che va da Scilla a Palmi ed è da tempo immemorabile che è definito Costa Viola. Pare sia
stato Omero ad attribuire questo nome a tale territorio costiero che si esprime con bruschi
innalzamenti, che portano il livello a superare in fretta i 500 m.s.l.m.
Dire Scilla significa far tornare alla mente la leggenda omerica che descriveva il mitico mostro dalle
sei teste e dai dodici piedi riparato nella rupe sotto il castello di Scilla, da dove scatenava il terrore
tra i navigatori. Storicamente, l’origine della città si fa risalire al IV o III secolo a.C. con la
costruzione del primo castello. Al 1085 d. C. risale, invece, Bagnara Calabra, fondata da Ruggiero il
Normanno , che ne avviò una storia importante grazie all’interesse che suscitò nei Normanni. In
Calabria il culto della vite ha origini antichissime, antecedenti al 744 a.C. quando sulle sue coste
orientali vi approdarono i greci che la battezzarono col nome di Enotria, il cui significato deriva
dalla radice greca “Oinos” (Vino) Terra del vino.
I vini calabresi vantano un illustre passato di grande celebrità che raggiunse l’apice quando furono
offerti come dono agli atleti vittoriosi alle gare olimpiadi. Vini robusti di alta gradazione e resistenti
ai viaggi, i vini calabresi erano avviati al mercato Mediterraneo dai porti di Sibari Crotone e Locri.
Particolare rilievo per la coltura della vite riveste la Costa Viola caratterizzata da costoni rocciosi a
strapiombo su un mare che si dipinge di viola. Si tratta di un paesaggio segnato da innumerevoli
terrazzamenti o armacìe (muretti di pietra a secco) che sostengono i terrapieni strappati alla natura
selvaggia.
Zone di Produzione delle Igt della Calabria (foto www.quattrocalici.it)
Base ampelografica
I vini ad indicazione geografica tipica «Costa Viola» bianchi, rossi e rosati devono essere
ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, da uno o più vitigni
idonei alla coltivazione nella Regione Calabria, a bacca di colore analogo, iscritti nel Registro
Nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
2. L’indicazione geografica tipica «Costa Viola» con la specificazione di uno dei vitigni idonei alla
coltivazione nella Regione Calabria, così come identificati nel disciplinare, è
riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno
l’85% dal corrispondente vitigno.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione di tali vini le uve dei vitigni a bacca
di colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Calabria, fino a un
massimo del 15%.
I vini a indicazione geografica tipica «Costa Viola», all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
«Costa Viola» Bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l.
«Costa Viola» Rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 19,0 g/l.
«Costa Viola» Rosso novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
«Costa Viola» Rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo:11,00% vol;
acidità totale minima: 5,0 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.
«Costa Viola» Rosato novello:
titolo alcolometrico volumico totale minimo:11,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l.
I vini a indicazione geografica tipica «Costa Viola», all'atto dell'immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
«Costa Viola» Bianco:
colore: giallo paglierino più o meno intenso;
odore: intenso, caratteristico;
sapore: asciutto, armonico.
«Costa Viola» Rosso:
colore: rosso rubino;
odore: vinoso, caratteristico;
sapore: caldo, armonico.
«Costa Viola» Rosso novello:
colore: rosso carico;
odore: intenso, fruttato;
sapore: gradevole, armonico.
«Costa Viola» Rosato:
colore: rosa più o meno intenso;
odore: fine, caratteristico;
sapore: fresco, gradevole.
«Costa Viola» Rosato novello:
colore: rosa intenso;
odore: fruttato, caratteristico;
sapore: armonico, gradevole.
I vini a indicazione geografica tipica «Costa Viola» con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
Variano a seconda della tipologia.