La Savoiarda (Tarina o Tarantasia) è una vecchia razza italiana considerata appartenente ad una branca della razza francese Tarentaise.
Un censimento di metà del secolo passato stimava una popolazione di circa 12.500 capi diffusi nella sola provincia di Torino ed in particolare in Val di Susa.
Attualmente la razza ha subito una tale contrazione numerica che ha portato nel 1983 in seguito ad uno studio CNR alla totale soppressione di qualsiasi forma di registrazione dei capi compreso il registro anagrafico.
Tuttavia un certo numero di animali riconducibili alla vecchia Savoiarda sopravvive tuttora. Purtroppo non esistono iniziative di sostegno della selezione e i pochi capi superstiti sono per lo più incrociati con tori da carne generando progenie di nessun valore.
Mantello fromentino carico quasi fulvo.
I giovani nascono di colore molto scuro che schiarisce con l'età.
Sono neri il bordo libero delle palpebre, l'orlo delle orecchie. Attorno agli occhi sovente si hanno larghe occhiaie nere (occhiali). Nera è pure la corona gli unghioni ed il fiocco della coda.
Musello ardesia. Corna bianco giallastre a sezione ellittica e punta nera.
Peso maschi 600-800 Kg, altezza al garrese 125-130 cm.
Peso femmine 400-450 Kg con altezza al garrese 117-122 cm.
Se incrociata la razza tende a mantenere i caratteri etnici ma compaiono macchie bianche che svelano gli incroci.
La razza Savoiarda o Tarina, è una razza a duplice attitudine, in cui però quella della produzione di
latte è maggiormente sfruttata.
La razza si caratterizza per grande rusticità, longevità e attitudine al pascolo. Buona la
resistenza alle parassitosi. Discrete le prestazioni come produzione di carne.
Vacca con vitello di razza Savoiarda fotografati ad Avigliana (foto Laura Grandin)