La razza Sardo Bruna (svitto-sarda) ottenuta per incrocio e successivo meticciamento di bovini Bruni delle Alpi sulla popolazione autoctona Sarda.
Era molto diffusa in passato nel Sassarese.
Pur avendo avuto un notevole decremento numerico esiste tuttora una popolazione Sardo bruna regolarmente censita da parte dell’AIA.
Mantello: grigio sorcino di varia tonalità, più scuro nei maschi, più chiaro nelle femmine.
Cute: pigmentata ed elastica.
Taglia: media.
Altezza al garrese: maschi adulti cm. 140, maschi di 15 mesi cm. 120, femmine adulte cm. 123.
Testa: profilo rettilineo; occhi grandi e vivaci; orecchie grandi; narici larghe; musello ampio di colore
scuro; mascelle forti e robuste; corna grandi orizzontali nei maschi; dirette in alto in avanti nelle
femmine;
Anteriore: collo lungo e robusto; garrese più rilevato nei maschi; spalle robuste; petto di media
grandezza con torace profondo; ventre voluminoso e fianco ampio particolarmente nelle femmine;
arti robusti ed asciutti con appiombi regolari; piedi forti con unghioni duri.
Linea dorsale: quasi rettilinea con spina sacrale leggermente rilevata; lombi robusti.
Groppa: leggermente spiovente e quasi orizzontale; coda lunga con attacco alto e fiocco
abbondante.
Arti posteriori: appiombi regolari; coscia muscolosa; garretti asciutti; piedi corretti con unghioni duri;
pastoie di media lunghezza;
Mammella: normalmente ben attaccata con quarti regolari e quasi simmetrici e con capezzoli
grandi e ben disposti; vene perimammarie di norma evidenti, più evidenti quelle sottocutanee
addominali.
Altre caratteristiche: difetti tollerati nelle femmine: linea dorso-lombare leggermente insellata,
groppa un po’ spiovente e garretti chiusi posteriormente.
Associazione Provinciale Allevatori Oristano: www.apaor.it
E’ una razza appartenente, grazie alla taglia ed agli indici corporale e toracico, al tipo bovino
duplice attitudine.
Con D.M. del 24 settembre 2004 il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha inserito la razza
Sardo-Bruna nell’elenco delle razze bovine da carne.
L’allevamento della razza Sardo-Bruna, che un tempo occupava le aree pianeggianti
agronomicamente più fertili soprattutto delle due province settentrionali, è relegata attualmente
nelle zone collinari e montane e tende a diventare sempre più un’attività complementare
dell’allevamento ovino, rispetto al quale quindi riveste minore importanza nell’economia
dell’azienda.
Il sistema di allevamento, variabile in funzione sia dell’indirizzo produttivo dell’azienda che del
livello produttivo degli animali, può essere semintensivo, semiestensivo ed estensivo.
Nel primo sistema, limitato a poche aziende ad indirizzo produttivo orientato prevalentemente
verso la produzione del latte grazie al maggior insanguamento della razza con il ceppo americano,
la mungitura è praticata per tutto l’anno.
Nel secondo sistema, diffuso nelle zone collinari e costiere, ed in cui la specie bovina è a volte
associata a quella ovina e l’indirizzo produttivo è duplice, la mungitura è praticata, di norma una
sola volta al giorno, in quanto parte del latte prodotto è destinato all’alimentazione del vitello, per 4-6 mesi l’anno a seconda dell’epoca dei parti. Il latte munto è destinato o alla vendita come latte
alimentare fresco, oppure alla caseificazione per la produzione di formaggi tipici a pasta filata.
Nel terzo sistema, diffuso soprattutto nelle zone montane in cui la specie bovina è sempre
associata a quella ovina e l’indirizzo produttivo è orientato alla produzione carnea, la mungitura,
effettuata al solo scopo di evitare l’insorgenza di disturbi mammari, è praticata solamente nelle
primissime settimane di lattazione sul latte residuo dalla poppata del vitello ed è destinato
esclusivamente al consumo familiare.
L’allattamento del vitello si protrae, specialmente negli allevamenti semiestensivi ed estensivi, per
6-8 mesi e lo svezzamento coincide in genere con l’asciugamento delle vacche.
Dopo lo svezzamento il vitello è venduto all’ingrassatore, oppure ingrassato in azienda, dove è
tenuto normalmente, per un periodo di 4-5 mesi, rinchiuso in recinti ed alimentato con fieno ad
libitum e concentrati razionati, per essere macellato intorno all’anno di età.
Toro Sardo-Bruno