Tipologia: Parco Nazionale; istituito con legge 6 dicembre 1991, n. 394, D.M. 4 dicembre 1992, D.M. 5 agosto 1993, D.P.R. 5 giugno 1995, legge 9 dicembre 1998, n. 426.
Regione: Campania
Provincia: Salerno
Il Parco Nazionale del Cilento e della Valle di Diano occupa una vasta area (181.048 ettari) nella parte medidionale della Campania (in provincia di Salerno), fra costiera e rilievi interni. Nel 1997 è stato inserito nella prestigiosa Rete mondiale di Riserve di Biosfera dell'UNESCO. Tale rete è l'elemento chiave per realizzare l'obiettivo del Programma MAB (Man and Biosphere): mantenere un equilibrio, duraturo nel tempo, tra l'Uomo e il suo Ambiente attraverso la conservazione della diversità biologica, la promozione dello sviluppo economico e la salvaguardia degli annessi valori culturali.
Templi di Paestum - Pisciotta (foto E.P.T. Salerno www.pncvd.it)
Il tratto costiero va da Agropoli alla Punta degli Infreschi e comprende le famosissime Palinuro e Marina di Camerota, oltre a Punta Licosa (e all'isola omonima), tesoro marino di straordinaria bellezza; la montagna è aspra e selvaggia, ricca di forme carsiche come grotte (come quelle di Pertosa, una cavità carsica con uno sviluppo di oltre 2 km) e doline e guglie simili a quelle dolomitiche.
La parte più settentrionale dell'area protetta è occupata dai Monti Alburni, rilievi di origine sedimentaria composti da rocce calcareo-dolomitiche. Il versante a nord appare dirupato, quello a sud è più dolce e ricoperto da vasti boschi di faggio e pascoli, dove è ricca l'avifauna (picchi, colombacci, beccacce e rapaci notturni).
Più a sud si trova il Monte Cervati, la vetta più elevata del Parco (1.898 m), che presenta una straordinaria successione di ambienti naturali. Nella montagna accanto, il Monte Motola, sopravvive una rara abetina di abete bianco.
Il Vallo di Diano, al margine orientale del Parco, piana bonificata bagnata dal Calore e dal Tanagro, ha costituito un'importante via di comunicazione verso il Sud. Nel più appartato Cilento la popolazione è ancora legata alle proprie radici: a Rosigna Vecchia, paese da decenni abbandonato, si continuano a celebrare sagre e ricorrenze religiose. Il Parco promuove molteplici iniziative e progetti di valorizzazione delle attività socioeconomiche, favorendo il riconoscimento di marchi di qualità per diversi prodotti agro-alimentari.
S.Maria di Castellabate e Punta Licosa costituiscono le attrattive del versante del Parco affacciato sul Golfo di Salerno. più a su della costa cilentana si trovano Pisciotta, palinuro e il suo capo oltre il quale sorge Marina di Camerota. Il capo e la costa presentano nicchie, cave e grotte suggestive, a volte anche ricche di storia come la Grotta delle Ossa, dove sono stati trovati resti di animali e armi di selce. Splendida è anche la Cala degli Infreschi, così detta per le abbondanti vene di freschissima acqua dolce nascoste sotto la sabbia o che sgorgano direttamente in mare.
Il territorio del parco racchiude alcune delle aree naturalistiche meglio conservate di tutta la regione campana: a testimoniarlo, la presenza di specie di animali che prediligono territori selvaggi e incontaminati come l'aquila reale, che nidifica nel comprensorio del Monte Cervati, la coturnice, nel tratto appenninico tra Sanza e Rofrano, e il gracchio corallino, una specie d'alta montagna in diminuzione ovunque in Europa. Presenti e nidificanti sono anche il picchio verde, il picchio rosso maggiore e il rarissimo picchio nero, oltre allo sparviere, un rapace tipico degli ecosistemi forestali intatti. A distanza di tre secoli la cicogna bianca (Ciconia ciconia) ha ricominciato a nidificare nel mezzogiorno. Dal 1996, infatti si ferma in Campania, all'interno dei confini del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (nei pressi di Sala Consilina), per un periodo sufficiente alla riproduzione.
Si trova nel comune di Felitto (provincia di Salerno) nell´alto Cilento e occupa una superficie di 150 ettari. L´ambiente si presenta con un´insieme di gole fluviali strette e profonde, formate dal fiume Calore. Lungo le gole si trova una grande varietà di felci. Più in alto, boschi misti di frassino, orniello, alloro, viburno, ontano, maggiociondolo, alternati alla macchia mediterranea composta da mirto, lentisco, corbezzolo, ginestra, alterno, erica arborea.
Fiume Calore - Parco Nazionale del Cilento e della Valle di Diano (foto E.P.T. Salerno www.pncvd.it)
Accessi al Parco:
- Agropoli: accesso al gruppo del Monte della Stella e alla costa di Santa Maria di Castellabate;
- Vallo della Lucania: accesso al Monte Sacro;
- Sicignano degli Alburni: accesso ai Monti Alburni;
- Sanza: accesso al Monte Cervati;
- San Giovanni a Piro: accesso al Monte Bulgheria e alla costa di Camerota, Palinuro e Pisciotta.
Centri visitatori:
- Centri visita a Montecorice e Vibonati;
- Museo Naturalistico degli Alburni a Corleto Monteforte;
- Museo del Mare a Pollica, fraz. Pioppi;
- Museo della Civiltà contadina a Montecorice, fraz. Ortodonico;
- Antiquarium a Palinuro;
- Museo vivente della Valle delle Orchidee a Sassano;
Gestione:
Sede: URP Parco
Via Filippo Palumbo, 18 c/o Palazzo Mainenti
84078 Vallo della Lucania (SA)
Sito web: www.pncvd.it