Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
Sono composti da circa 800 specie di esapodi terrestri, di piccole e modeste dimensioni (2-5 mm).
Sono ciechi, depigmentati con esoscheletro poco consistente.
I Dipluri hanno capo prognato, le antenne sono di tipo segmentato, più o meno lunghe, moniliformi, costituite anche da più di 40 articoli.
L’apparato boccale è ectognato, le mandibole sono monocondile allungate e denticolate distalmente.
Il torace ha il primo segmento più piccolo dei due segmenti, che sono simili tra loro.
Le zampe presentano tarsi uni articolati e pretarsi forniti di 2 unghie, e alcune volte di un’appendice unguliforme mediale.
L’addome si compone di 11 uriti ed è provvisto di stili negli urosterni 1°-7° o 2°-7°.
I cerci, disposti all’estremità dell’addome, sono di forma diversa: in Dicellurata sono brevi, non divisi in articoli e costituenti una sorta di forcipe che afferra le prede; in Rhabdura sono più o meno lunghi e pluriarticolati. Talora sono provvisti di ghiandole repugnatorie che sboccano alla loro estremità distale.
L'apparato digerente è rappresentato da un canale alimentare rettilineo con stomodeo, mesenteron e proctodeo differenziati e variamente sviluppati.
Dipluri sono esapodi lucifughi ed ovipari. Vivono nel terreno umido, a varia profondità, sotto vegetali in decomposizione, tronchi di alberi caduti, cortecce, muschi, pietre, nelle caverne (come guanobi, come troglobi, ecc.). Si cibano di detriti, di miceli fungini, di piccoli animali morti, nonché di minuti Insetti e Miriapodi viventi.
Dipluro (foto www.cals.ncsu.edu)