Riferimento bibliografico:
“Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata” – M.Ferrari, E.Marcon, A.Menta; Edagricole scolastico - RCS Libri spa
I Dermatteri sono noti comunemente con il nome di Forbicine o Forficule per i caratteristici cerci sclerificati, trasformati in robuste pinze e utilizzati come organi di difesa. Nel maschio di F. auricularia le pinze si presentano arcuate, mentre nelle femmine sono diritte. Presentano antenne lunghe e filiformi, corpo depresso dorso-ventralmente; nell'ordine vi sono specie attere e specie alate. Queste ultime presentano il primo paio di ali ridotto e trasformato in tegmine molto sclerificate, simili ad elitre; le ali posteriori sono più sviluppate e a ventaglio, con un aspetto simile alla pelle, da cui il nome Dermatteri (derma = pelle). La maggior parte delle specie, tuttavia, non è buona volatrice. L'apparato boccale è di tipo masticatore ed il regime alimentare è, prevalentemente, onnivoro. Si nutrono di parti vegetali tenere, come foglie, fiori e frutti; tuttavia possono predare alcuni piccoli insetti (adulti e larve) e nutrirsi di animali morti. Sono insetti lucifughi e, di giorno, rimangono riparati in rifugi bui ed umidi.
I Dermatteri sono insetti eterometaboli/paurometaboli; le forme attere sono pseudoametabole.
Forbicina o Tagliaforbici o Tenaglietta - Forficula auricularia L. (foto www.mawall.se)
La specie più diffusa, nei nostri territori, è la Forficula auricularia L.; il nome è dovuto alla falsa credenza che questo insetto abbia l'abitudine di introdursi nell'orecchio umano. La Forficula ha abitudini gregarie e, solo occasionalmente, può causare danni alle coltivazioni orticole, al tabacco, ai fiori, ai frutti, nelle cui spaccature sovente si ripara.