La riunione delle famiglie ed il travaso
Atlante di Apicoltura - Allevamento delle api

In qualsiasi momento della stagione produttiva delle api si può presentare la necessità di riunire delle famiglie perché troppo piccole, deboli od improduttive.
In questi casi si possono disperdere i favi in più alveari allo scopo di rafforzarli, oppure può essere riunita l’intera famiglia ad un’altra più debole. Dato che le api sono in grado di riconoscere le api di un’altra famiglia, riunendole c’è il rischio di scatenare una lotta che avrebbe come risultato la morte di migliaia di api, in ragione di ciò esiste il metodo di Miller o metodo del giornale.
Si effettua al tramonto quando tutte le bottinatrici sono rientrate nell’alveare, si toglie la soffitta all’alveare a cui si vuole riunire la famiglia, vi si stende un foglio di giornale sopra (praticandovi alcuni fori con uno spillo per accelerare la riunione) e vi si inserisce il nido dell’arnia da riunire, se a fondo mobile; altrimenti se l’arnia ha il fondo fisso si travasano i favi in un doppio melario o in due sovrapposti che si collocano sopra il giornale e si chiude con la soffitta.
Passate 48 ore le api avranno già rosicchiato parte della carta e la riunione sarà avvenuta senza traumi perché trascorso questo periodo l’odore delle due famiglie sarà divenuto uno solo. A questo punto si possono separare le due parti ed unire al nido tutti i favi contenenti covata.
Nel caso in cui la riunione sia stata fatta perché una famiglia era orfana non vi sono problemi, se invece erano presenti entrambe le regine si cerca e si elimina la più scadente prima della riunione, oppure le regine quando si incontreranno combatteranno e la più debole soccomberà.  Se invece fra i due nidi inseriamo un escludi-regina, le due regine continueranno a deporre entrambe.
Il travaso più semplice che si possa effettuare è quello fra due arnie uguali: al posto dell’arnia da vuotare si colloca quella vuota e si trasferiscono i favi ognuno rispettando l’ordine e il verso, al termine si spazzolano le api rimaste appese alle pareti della vecchia arnia.