La IGT “Cannara” è riservata ai seguenti vini:
rosso;
rosso passito.
La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la IGT “Cannara” comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di: Cannara, Bettona, Bevagna, in provincia di Perugia.
Di fondamentale rilievo sono i fattori umani legati al territorio di produzione che, per consolidata
tradizione, hanno contribuito ad ottenere il vino “Cannara”.
La presenza della viticoltura nell’area delimitata risale all’epoca romana: dal punto di vista
archivistico la vocazione alla vitivinicoltura è documentata dagli statuti comunali delle città della
denominazione, che contengono numerosi capitoli che stabilivano le zone da destinare a vigneto, le
modalità per determinare l’epoca della vendemmia e regolavano il commercio del vino.
Nel corso dei secoli la viticoltura ha mantenuto il ruolo di coltura principe del territorio, fino al
riconoscimento della Indicazione Geografica Tipica avvenuta con Decreto del Ministero delle
Risorse Agricole del 18 Novembre 1995 ed alla modifica del 13 Agosto 1997.
Infiorata di Cannara (foto www.umbria24.it)
Base ampelografica
I vini ad indicazione geografica tipica “Cannara” rossi devono essere ottenuti da uve provenienti da
vigneti composti nell’ ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla coltivazione nella Regione
Umbria, iscritti nel registro nazionale delle varietà di vite per uve da vino, riportati nel disciplinare.
L’indicazione geografica tipica “Cannara” con la specificazione di uno dei vitigni idonei e/o in
osservazione per la regione Umbria, è
riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, per almeno
l’85% dal corrispondente vitigno idoneo alla coltivazione nella Regione Umbria.
Possono concorrere, da sole o congiuntamente, alla produzione dei vini sopra indicati, le uve dei
vitigni a bacca di colore analogo, idonei alla coltivazione nella Regione Umbriae presenti nei
vigneti in ambito aziendale nella misura massima del 15%.
L’indicazione geografica tipica “Cannara” con la specificazione di due vitigni, anche nella tipologia
passito, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale,
dai corrispondenti vitigni, alle seguenti condizioni:
- il vino derivi esclusivamente da uve prodotte dai due vitigni ai quali si vuole fare riferimento;
- il quantitativo di uva prodotta di uno dei due vitigni deve essere comunque superiore al 15% del
totale;
- l'indicazione dei vitigni deve essere riportata in etichetta in ordine decrescente rispetto all'effettivo
apporto delle uve da essi ottenute.
I vini ad IGT “Cannara” con la specificazione di uno o due vitigni di cui sopra,
possono essere prodotti anche nella tipologia passito.
I vini ad IGT “Cannara” anche con la specificazione del vitigno, all’atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
“Cannara” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,00% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 17,0 g/l.
“Cannara” rosso passito:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 15,00% vol;
acidità totale minima: 3,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 25,0 g/l.
“Cannara” rosso:
colore: rosso rubino, vivace, più o meno intenso, tendente al granato con l'invecchiamento;
odore: vinoso, delicato, gradevole; speziato quando sottoposto ad invecchiamento;
sapore: pieno, morbido, armonico, e piacevolmente amarognolo, fruttato, caratteristico,
delicatamente erbaceo; piacevolmente tannico, con sentori di legno tostato quando sottoposto ad
invecchiamento.
“Cannara” rosso passito:
colore: rosso più o meno carico tendente al granato;
odore: vinoso, delicato, gradevole; speziato quando sottoposto ad invecchiamento;
sapore: dolce, pieno, morbido, armonico, fruttato, caratteristico.
I vini a indicazione geografica tipica “Cannara” con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
Variano a seconda della tipologia.