Zona di produzione: intero territorio della Provincia Autonoma di Trento.
La scheda tecnica del Kirsch Trentino IG o Kirsch del Trentino IG è contenuta nel decreto del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali del 28 novembre 2014 (pubblicato nella GU n. 287 del 11.12.2014).
La distillazione in Trentino ha un’origine molto antica e rivestiva un’importanza tale da essere oggetto di proclami e regolamenti da parte della pubblica autorità, come testimoniano, ad esempio, dal Proclama in materia de vini, vernazze et aquevite forastieri, del 7 agosto 1697, emanato dal Magistrato Consolare di Trento al fine di combattere il contrabbando, o il Regolamento del 1757 relativo alle disposizioni che dovevano essere osservate nelle Magnifiche Comunità del Vicariato di Cembra. Dunque, al pari della distillazione della vinaccia da cui si ottiene la grappa, in Trentino l’arte del distillare i frutti si perde nella notte dei tempi. Questo avveniva in particolare per quei frutti (mele e pere) dai quali si otteneva il sidro, che sostituiva il vino nelle valli dove non si coltivava la vite. Inoltre, anticamente si distillavano prevalentemente i frutti selvatici o semiselvatici, fra cui soprattutto la marasca e la prugna. Per quanto riguarda invece l’abitudine di distillare i frutti a nocciolo e a bacca, essa è una pratica relativamente più recente, pur risalendo a oltre due secoli fa. Dal secondo dopoguerra in poi, l’abbondanza di materia prima coltivata e il nuovo metodo di distillazione Tullio Zadra hanno fatto sì che la pratica di distillazione della frutta potesse decollare con una produzione tipica di altissima qualità.
Kirsch Trentino IG
Il Kirsch Trentino IG o Kirsch del Trentino IG è ottenuto per distillazione della purea fermentata con impianto discontinuo, anche dopo l’aggiunta di acqua nell’alambicco e può essere altresì ottenuto mediante processo di distillazione in continuo. La distillazione delle puree fermentate e la ridistillazione delle flemme con impianto discontinuo o continuo devono essere effettuate a meno di 86 per cento in volume cosicché il prodotto della distillazione abbia un aroma e un gusto provenienti dalle materie prime distillate. Entro tale limite è consentita la ridistillazione del prodotto ottenuto. Nella preparazione del Kirsch Trentino IG o Kirsch del Trentino IG è consentita l’aggiunta del frutto intero e l’aggiunta di zuccheri, nel limite massimo di 20 grammi per litro, espressi in zucchero invertito.
L’acquavite di frutta Kirsch Trentino IG o Kirsch del Trentino IG è ottenuta esclusivamente mediante fermentazione alcolica e distillazione di ciliegie (Prunus cerasus, Prunus avium). Ha un titolo alcolometrico volumico minimo di 40 per cento in volume; non deve essere addizionata di alcole etilico (diluito o non diluito) e non è aromatizzata. Il Kirsch Trentino IG o Kirsch del Trentino IG può essere sottoposto a invecchiamento in botti, tini e altri recipienti di legno in regime di sorveglianza fiscale, in impianti ubicati nel territorio della Provincia Autonoma di Trento.