Tipologia: Parco Nazionale; istituito con legge 11 marzo 1988, n. 67, D.M. 31 dicembre 1990 e D.P.R. 15 novembre 1993.
Regione: Calabria, Basilicata
Province: Cosenza, Matera, Potenza
Il Parco Nazionale del Pollino è posto al confine tra Calabria e Basilicata e occupa un'area di 192.565 ettari lungo l'Appennino calabro-lucano.
Parco Nazionale del Pollino (foto www.assointerlucana.org)
Il massiccio del Pollino (Monte Pollino 2.248 m) presenta un versante dolce e boscoso verso la Basilicata e più aspro ed accidentato verso la Calabria. La parte bassa in territorio lucano è solcata dalla fiumara del Sinni e dal Lago di Monte Cotugno. Qui si trovano vaste praterie aride che, in base al substrato e alla pendenza, diventano via via cespuglieti e poi boschi, con rare leccete superdtiti ed estesi boschi di latifoglie (querce, aceri, frassini, castagni). Al di sopra degli 800-1.000 metri compaiono le faggete (a volte associate all'abete bianco) che, alle quote più elevate, lasciano il posto al pino loricato. A serra di Crispo e a Serra delle Ciavole, dove nessuna altra specie arborea riesce a sopravvivere, il pino loricato (Pinus leucodermis - Pinus heldreichii) svetta come una scultura vegetale. Al versante lucano appartiene anche l'aspro Monte Alpi (1.893 m), che sovrasta l'abitato di Latronico.
Il versante calabro è solcato dal torrente Raganello che forma spettacolari gole che si innalzano sulle sue acque cristalline. Anche su questo versante si ritrovano le stesse formazioni vegetali, con maggiore presenza di formazioni xerofite e leccio.
I Monti dell'Orsomarso costituiscono la parte medidionale del Parco in territorio calabro e si innalzano a poca distanza dalla costa tirrenica. Lunghe e ripide creste dirupate creano suggestivi paesaggi, caratterizzati da una notevole varietà di vegetazione, con specie mediterranee spesso frammiste ad alberi d'alta montagna.
Il Pollino conserva inoltre molte tradizioni legate alla cultura agricola e pastorale, con feste religiose e profane che attirano ogni anno migliaia di fedeli (tra le tante, ricordiamo le celebrazioni legate alla Madonna del Pollino, la festa del Falcetto di San Paolo Albanese e i riti del Maggio). In nove comuni del Parco vive un'antica comunità etnica di origine albanese che conserva la lingua, la cultura e le tradizioni di questo antico popolo illirico. Di notevole interesse archeologico sono i graffiti rinvenuti nella Grotta del Romito a Papasidero, in provincia di Cosenza.
Come già detto, ricca è la presenza di specie vegetali, tra cui spicca il pino loricato, vero gioiello del Parco. La fauna del Pollino è una delle più significative dell'Appennino meridionale: troviamo il lupo, il capriolo (sull'Orsomarso), la lontra e diverse specie di rapaci, tra cui alcune coppie di aquila reale.
Tipologia: Riserva Naturale Regionale (Basilicata) istituita con D.P.G.R. n. 444 del 1985
Comuni: Rotonda, Terranova
Provincia: Potenza
E' ricompresa nel Parco Nazionale del Pollino. Interessa un'area di 18.000 ettari di faggete e praterie d'altitudine popolate dal pino loricato e da estese faggete.
Parco Nazionale del Pollino (foto www.assointerlucana.org)
Accessi al Parco:
- Terranova di Pollino (PZ): accesso alla Serra di Crispo e al Bosco Rubbio.
- San Lorenzo Bellizzi (CS): accesso alle Gole del Raganello.
- Mormanno (CS): accesso alle riserve naturali del fiume Lao e del fiume Argentino.
- Rotonda (PZ): accesso al Piano del Polino, alla serra del Prete e al Monte Pollino.
Gestione:
Ente Parco Nazionale del Pollino
Via delle Frecce Tricolori, 6
85048 Rotonda (PZ)
Sito web: www.parcopollino.it