Origine: Spagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri.
Come tutti i molossi, anche il Mastino dei Pirenei (Mastìn del Perineo - Matin des Pyrénées) deriva da cani asiatici giunti in Europa diversi secoli fa. In particolare, deriva dai molossi giunti nella zona sud-occidentale d’Europa. Lo Standard di razza venne approvato solo nel 1946; prima di allora la razza era stata completamente ignorata dalla cinofilia ufficiale. Questo cane veniva comunque impiegato da secoli per difendere le greggi dagli attacchi di lupi ed anche orsi. È una razza ancora in fase di ricostruzione e non è ancora molto diffusa in esposizione, su consiglio dello stesso club spagnolo, perché si attende una produzione media più omogenea. In Italia ci sono dei soggetti di ottimo livello.
Cane di grande taglia, brachicefalo e mesomorfo. È un cane ben proporzionato, possente e muscoloso. Questo cane nonostante la mole, non deve essere pesante né flaccido.
Oggi è considerato un validissimo guardiano della casa, in passato era considerato un validissimo guardiano delle greggi. Questo grande cane non è mai inutilmente aggressivo ma può diventare davvero temibile se decide di attaccare. Cane molto rustico e consapevole della sua forza. Con i bambini è molto dolce e tollerante, anche se può creare loro, senza volere, problemi per la sua mole e la sua voglia di dimostrare affetto. È molto robusto in età adulta, ma deve essere molto seguito durante la crescita. Come tutti i grandi cani, non è molto longevo. La sua collocazione ideale è il giardino. Necessita sempre di periodici contatti con il proprio padrone.
Yoni Bi Gud de la Tajadera del Tio Roy, maschio di Mastino dei Pirenei (foto www.murtois.com)
Murtoi's Elliot, maschio di Mastino dei Pirenei (foto www.murtois.com)
Murtoi's Quesita, cucciola di due mesi di Mastino dei Pirenei (foto www.murtois.com)
Altezza:
- maschi limite minimo 77 cm
- femmine limite minimo 72 cm.
(Non esiste un limite massimo, perché sono preferiti i soggetti più grandi possibile).
Peso: varia da 45 a 70 kg.
Tronco: molto robusto e ben proporzionato. Molto muscoloso.
Testa e muso: la testa è grande, forte e moderatamente lunga, con rapporto cranio-muso di 5:4.
Tartufo: il tartufo è sempre di colore nero e piuttosto ampio.
Denti: la dentatura è completa e corretta. Mascelle molto forti.
Collo: robusto e forte.
Orecchie: di grandezza media e di forma triangolare; portate pendenti e piatte.
Occhi: sono piccoli, a mandorla, di colore nocciola preferibilmente scuro.
Arti: arti imperfetto appiombo, forti e molto muscolosi.
Spalla: ben inserita e con buona angolazione.
Muscolatura: di eccellente sviluppo.
Coda: è forte, flessibile, grossa alla base; la coda arriva fino al garretto.
Pelo: folto e abbastanza lungo (la media ideale va dai 6 ai 9 cm); più lungo sulle spalle, sul collo e sotto il ventre. Deve essere ruvido ma non lanoso.
Colori ammessi: quello di base è il bianco, con maschera ben definita; eventualmente si possono avere sul corpo macchie dello stesso colore della maschera, di forma irregolare ma nitide. I colori preferiti per maschera e macchie sono: grigio medio, fulvo dorato intenso, bruno, nero, grigio argento. Sempre bianche la punta della coda e l’estremità degli arti.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo, atipicità, movimento scorretto, retrotreno difettoso, occhio chiaro, pelo poco folto o corto, colori non ammessi dallo standard, misure fuori standard, muscolatura insufficiente, tartufo depigmentato, dorso insellato, piedi piccoli, punte delle zampe di colore diverso dal bianco, carattere aggressivo, carattere timido o pauroso.
a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it