Origine: Ungheria.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 10 - levrieri.
I progenitori del Magyar agar (Levriero Ungherese - Ungarischer Windhund) arrivarono in Europa con i primi Magiari, intorno al IX secolo. Questi cani rimasero per lungo tempo allo stato primitivo, fino a che, nell’Ottocento sarebbero stati incrociati con il “Greyhound”, il velocissimo levriero inglese. È poco diffuso, anche perché molti preferiscono il “Greyhound” ad esso.
Cane di media taglia. Classificato morfologicamente come tipo Graioide. Cane molto slanciato, ma forte. Né troppo massiccio né fragile. Cane di conformazione più lunga che quadrata. La sua muscolatura è ben sviluppata. Ha una buona ossatura. Molto simile, esteticamente parlando, al suo “cugino” inglese: il “Greyhound”.
Nonostante il suo aspetto possa indurre a credere che questa razza sia molto fragile, al contrario è molto robusta. È tutt’altro che delicato. Resistente ad ogni sbalzo di temperatura e cambiamento climatico. Cane che sa unire la sua grande eleganza alla rusticità. Si può benissimo tenere in casa. È una razza pulitissima. Si rivela anche un discreto cane da guardia, attitudine rara per i levrieri.
Magyar Agar ( foto www.magyar-agar.de)
Magyar Agar ( foto www.magyar-agar.de)
Magyar Agar ( foto www.magyar-agar.de)
Altezza:
- maschi tra i 65 ed i 70 cm al garrese
- femmine un po’ meno dei maschi.
Tronco: slanciato e con muscolatura asciutta.
Testa e muso: la testa ha la forma di un triangolo allungato. Cranio relativamente largo. Muso potente, non troppo appuntito.
Tartufo: di colore scuro.
Denti: dentatura completa e corretta.
Collo: robusto, lungo, ben proporzionato e muscoloso.
Orecchie: sono attaccate alte, non troppo fini e semi-ricadenti a forma di “V”, oppure portate come nel “Greyhound”: non devono restare sempre dritte.
Occhi: sono preferibilmente bruni, di media grandezza, non prominenti.
Arti: sono diritti e dotati di buona ossatura.
Spalla: con giusta inclinazione.
Andatura: molto rapida e scattante.
Muscolatura: di eccellente sviluppo.
Coda: non troppo fine, discesa fino al garretto, con punta leggermente ricurva, mai portata al di sopra dell’orizzontale.
Pelle: ben aderente al corpo in ogni sua parte.
Pelo: raso, non troppo fine, folto in inverno.
Colori ammessi: sono ammessi tutti i colori possibili, uniti, macchiati o tigrati.
Difetti più ricorrenti: mancanza di premolari, mascella deviata, prognatismo, enognatismo, carattere pauroso, pelo corto, pelo ondulato, monorchidismo, criptorchidismo, misure fuori standard, muscolatura insufficiente, occhio chiaro, depigmentazione del tartufo, angolazioni eccessive o insufficienti, coda troppo corta o portata male, collo corto, testa atipica, orecchie portate male, dorso insellato, movimento scorretto, atipicità.
a cura di Vinattieri Federico - www.difossombrone.it