Classe: Osteichthyes
Ordine: Salmoniformes
Famiglia: Salmonidae
Genere: Salmo
Specie: S. trutta fario L.
Trota fario Salmo trutta fario L. (foto www.pssr.powiatsuski.pl)
La trota fario possiede un corpo di forma allungata, che generalmente mostra una lunghezza di 4,2-4,5 volte superiore all’altezza. La testa è di forma conica ed il muso alquanto ottuso, mentre la bocca è leggermente obliqua, con l’osso mascellare che si estende fino al margine posteriore dell’occhio. I denti della trota sono disposti in 1 o 2 serie e sono presenti sullo stelo e sulla testa del vomere. La linea laterale è pressoché orizzontale e sul dorso, anteriormente alla pinna caudale, è presente una pinna adiposa.
Il corpo di questo salmonide presenta una tonalità olivastra, che tende al grigio-verde nella porzione dorsale, mentre i fianchi mostrano un colore argenteo o brunastro. Sulla testa e nella parte superiore dei fianchi sono presenti evidenti macchie nere, rosse o rosso-arancione, talvolta cerchiate da un alone biancastro.
La taglia di questo salmonide è fortemente influenzata dall’ambiente, nei torrenti piccoli gli esemplari superano di rado i 25 cm ma nei corsi d’asqua più grandi, sia di montagna che di pianura, la trota fario può raggiungere anche una lunghezza compresa tra 70 e 90 cm ed un peso che può variare da 400 g a 6-7 Kg.
La trota fario è diffusa nella gran parte dell’emisfero boreale ed è sempre stata presente anche nei torrenti e fiumi del nostro Paese, laddove vi siano acque sufficientemente fredde, ossigenate e limpide. Si tratta di una specie caratteristica dei torrenti e dei laghetti di alta montagna, dove la temperatura dell’acqua durante l’anno non supera mai i 18-20°C.
Questo salmonide, durante il giorno ha l’abitudine di stare in agguato dietro sassi, tronchi caduti in acqua oppure a valle delle cascate, in attesa che si presenti qualche preda, mentre durante la notte effettua gran parte degli spostamenti.
Si tratta di una specie tipicamente carnivora che si ciba di tutto quello che l’ambiente può offrire. Generalmente le prede che vengono attaccate con più frequenza sono gli stadi larvali ed adulti di alcuni tipi di insetti, quali ditteri, efemerotteri e tricotteri. Questa specie si nutre abitualmente anche di alcuni crostacei, anellidi e gasteropodi ed è capace di compiere scatti velocissimi e di infliggere attacchi letali anche a pelo d’acqua. Gli esemplari di maggiori dimensioni tendono a perdere l’abitudine gregaria e possono cibarsi anche di piccoli pesci, quali sanguinerole, vaironi, scazzoni e di piccoli anfibi. Le trote che hanno l’abitudine di nutrirsi di piccoli crostacei mostrano delle carni rosee molto gradite dal consumatore e vengono chiamate trote “salmonate”. Questo fenomeno è attribuibile all’accumulo di una sostanza chiamata cantaxantina, che è naturalmente presente nei crostacei di fiume.
La trota fario raggiunge la maturità sessuale a 2-3 anni di età e la stagione riproduttiva è compresa tra l’autunno e l’inverno da ottobre a gennaio-febbraio, mentre in alcuni casi si protrae fino al mese di marzo.
Durante la fase riproduttiva le trote si spostano nei tratti del corso d’acqua situati più a monte e la deposizione viene effettuata a più riprese nelle zone caratterizzate da bassi fondali, sabbiosi o ghiaiosi. Le temperature ottimali per la fase di frega sono comprese tra 5 e 10°C ed ogni femmina può generalmente deporre da 1000 a 2000 uova per Kg di peso vivo. Le uova, che hanno un diametro di 5mm dopo essere state deposte sul fondo vengono fecondate dal maschio e successivamente ricoperte di ghiaia dalla femmina.
Il periodo di incubazione varia in relazione alla temperatura dell’acqua e dopo la schiusa, gli avannotti restano sotto la coltre di ghiaia fino al riassorbimento del sacco vitellino, fase nella quale iniziano a nuotare ed a nutrirsi attivamente.
La trota fario viene commercializzata come prodotto fresco, surgelato ed affumicato e le sue carni risultano gradite da un gran numero di consumatori. Nonostante questo, le produzioni ottenute in allevamento risultano piuttosto scarse ed il prodotto di origine selvatica viene considerato superiore sia dal punto di vista qualitativo che organolettico. Al giorno d’oggi, infatti l’allevamento di questa specie è orientato soprattutto alla produzione di avannotti e soggetti adulti da destinare al ripopolamento dei corsi d’acqua per la pesca sportiva.
Fonti bibliografiche:
- MANZONI P., TEPEDINO V., copyright Eurofishmarket (2008). GRANDE ENCICLOPEDIA ILLUSTRATA DEI PESCI. Guida al riconoscimento di oltre 600 specie presenti nelle acque d’Europa o importate sui mercati europei. Ordine : Clupeiformes famiglia : Salmonidae. Trota fario (Salmo trutta fario);
- www.ittiofauna.org. Trota fario
Scheda curata da Lapo Nannucci >>>