Classe: Actinopterygii
Ordine: Perciformes
Famiglia: Scombridae
Genere: Thunnus
Specie: T. thynnus L.
Tonno rosso Thunnus thynnus L. (foto University of Leeds)
Il tonno possiede un robusto corpo fusiforme, di sezione circolare ricoperto di squame molto piccole, che diventano gradualmente più grandi nei pressi della pinna pettorale. Gli occhi sono relativamente piccoli e le pinne pettorali risultano piuttosto corte.
Il peduncolo caudale è molto stretto e munito su ciascun lato di una marcata carena mediana. Quest’ultima è situata tra due piccole carene situate alla base di ciascun lobo della pinna caudale, che ha una forma semilunare ed è piuttosto ampia.
La porzione dorsale del corpo presenta una colorazione blu scura metallica, mentre i fianchi ed il ventre sono caratterizzati da tonalità biancastre con varie iridescenze. Le pinne non hanno una pigmentazione omogenea ma risultano variamente pigmentate tra loro. La prima pinna dorsale è gialla o bluastra e la seconda risulta rosso-bruna, mentre la pinna anale e le pinnule hanno tonalità giallo-grigiastre con margine nero.
Il tonno rosso è un grande pelagico, che può raggiungere 3 metri di lunghezza ed un peso corporeo superiore ai 500 kg. Si tratta di un animale piuttosto sensibile ai cambiamenti di salinità dell’acqua e preferisce vivere in acque temperate e sub-tropicali.
Il tonno può vivere fino a 20 anni ma la maturità sessuale viene raggiunta soltanto al terzo-quarto anno di età, quando gli esemplari raggiungono dimensioni di 90-95 cm ed un peso che generalmente oscilla tra i 12 ed i 15 Kg. L’habitat naturale di questa specie è l’Oceano Atlantico ma a partire dalla stagione primaverile, i soggetti maturi iniziano a migrare verso acque più calde. Il tonno è infatti un potente nuotatore, capace di percorrere molte miglia marine nell’arco di una sola giornata e di poter quindi effettuare lunghe migrazioni verso le zone nelle quali avviene la fase riproduttiva (Mar Mediterraneo e Golfo del Messico).
La stupefacente capacità natatoria di questa specie è dovuta anche alla presenza di una particolare rete di vasi sanguigni, che permette a questo grande pelagico di mantenere la propria temperatura corporea persino di 8°C superiore a quella dell’ambiente circostante, generando una maggiore efficienza dell’apparato muscolare.
La stagione riproduttiva ha luogo dagli inizi del mese di giugno fino alla metà di luglio. In questo periodo il tonno predilige la vita di branco, tende a ridurre il proprio regime alimentare e ad avvicinarsi alle zone costiere.
Successivamente gli animali ricominciano a nutrirsi abbondantemente, recuperano il calo di peso dovuto alla fase riproduttiva e riunendosi in piccoli banchi si spostano in acque più profonde.
L’allevamento del tonno inizia con l’introduzione all’interno delle gabbie di allevamento degli esemplari catturati in natura, in quanto non sono state ancora acquisite le nozioni necessarie ad effettuare la riproduzione di questi pelagici in condizioni di cattività. L’allevamento di questa specie genera elevati profitti ed è in continua espansione, infatti oggigiorno viene praticato nella gran parte dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Gli esemplari vengono pescati nel periodo compreso tra il mese di aprile ed il mese di luglio e successivamente si procede con il loro trasporto all’interno delle gabbie offshore, che generalmente hanno un diametro compreso tra 30 e 90 m ed un volume totale che può superare i 230.000 m3. Il trasferimento in gabbia viene effettuato nel periodo che va da maggio ad agosto e la taglia degli esemplari è compresa tra 4 e 20 kg per quanto riguarda i giovani, ma può arrivare anche a 300-400 kg per i tonni adulti.
Il mantenimento in cattività può essere di due tipi: a breve termine, definito di finissaggio o affinamento, che ha una durata di 7-8 mesi; a lungo termine, che ha una durata di circa 20 mesi.
Durante la fase di ingrasso gli animali vengono alimentati con pesce di basso valore commerciale, come sarde, sgombri, acciughe e calamari e la quantità di cibo somministrata nei mesi estivi può raggiungere il 7-10% della biomassa totale presente in gabbia.
La pesca dei tonni allevati viene effettuata prevalentemente nel periodo autunno-invernale, quando il prodotto di origine selvatica è meno disponibile sul mercato ed i prezzi di vendita sono di conseguenza più elevati.
Negli anni passati il tonno veniva consumato prevalentemente sottoforma di prodotto inscatolato e le produzioni infatti erano destinate quasi totalmente all’industria conserviera.
Oggigiorno le produzioni di tonno rosso vengono destinate quasi totalmente al mercato giapponese, dove questo prodotto viene consumato prevalentemente come sushi e sashimi, mentre una piccola parte viene esportata verso gli U.S.A. I prezzi di mercato variano a seconda del metodo di commercializzazione impiegato (fresco, congelato) e della qualità del prodotto ( contenuto di grasso, colore delle carni).
Fonti bibliografiche:
- MANZONI P., TEPEDINO V., copyright Eurofishmarket (2008). GRANDE ENCICLOPEDIA ILLUSTRATA DEI PESCI. Guida al riconoscimento di oltre 600 specie presenti nelle acque d’Europa o importate sui mercati europei. Ordine : Perciformes famiglia : Scombridae. Tonno (Thunnus thynnus)
- Cardia F. and Lovatelli A. A review of cage aquaculture: Mediterranean sea. In M. Halwart, D.Soto and J.R. Arthur (eds). “Cage aquaculture-regional reviews and global overview” pp.156-187. FAO Fisheries Technical paper. No.498. Rome, FAO. 2007. 241 pp.
- Francesco Contò. Pesca e allevamento del tonno rosso in Italia: rapporto su un'indagine di campo. Editore Franco Angeli. Volume 240 di Edilizia. Ricerche
- Camillo Catarci, Debora Scarpato, Mariarosaria Simeone. Sostenibilità ambientale ed economica nel mercato del tonno rosso. Editore Franco Angeli. Volume 547 di Economia - Ricerche
Scheda curata da Lapo Nannucci >>>