- Classe Mammiferi
- Ordine Carnivori
- Famiglia Felidi
- Sottofamiglia: Felini
- Genere Felis
- Specie catus
- Gatto domestico
Tra i tanti animali domestici, il gatto è senza dubbio il più giovane, in termini di domesticazione. Per poter trovare i più antichi antenati dei gatti bisogna risalire a 50 milioni di anni fa, cioè all'inizio del Terziario. Oggi, il gatto domestico e il gatto selvatico appartengono alla stessa famiglia. I gatti in principio impararono a frequentare le case dell'uomo (6.000 anni fa, quasi sicuramente in Egitto) per cacciare i topi che infestavano i raccolti. I gatti si trovavano maggiormente in zone come Grecia, Egitto e Persia, poi, con gli spostamenti dei mercanti, avvenne anche la migrazione dei gatti verso l'Europa Occidentale.
Per le sue caratteristiche di bellezza divenne presto l'amico di molte famiglie ed oggi molte decine di milioni di gatti in Europa confermano le straordinarie caratteristiche di questo felino.
Il gatto nell'antico Egitto fu adorato ed onorato. Era considerato un animale sacro ed era persino mummificato e messo sui sarcofagi delle famiglie più facoltose.
Presso gli antichi romani il gatto si trovò ad affrontare un rivale: il furetto. Era questo, infatti, l'animale più popolare come predatore di topi.
Nell'XI secolo il topo nero invase l'Europa e quindi il gatto fu ancora più apprezzato.
Nel XIII secolo con lo sviluppo della superstizione, il gatto fu associato a riti pagani ed alla stregoneria.
La chiesa riuscì persino ad arrivare al punto di impiccare e torturare queste creature, con lo scopo di sconfiggere il maligno che, a parer loro, risiedeva nel gatto eretico. Per questo, senza la presenza del gatto, i topi si diffondevano in tutte le città.
Finalmente nel diciottesimo secolo si riprese ad ammirare il gatto per la sua bellezza. Molti poeti, scrittori di quel tempo rendevano omaggio al gatto consacrandolo in numerose loro opere.
Gatto Ragdoll (foto www.agraria.org)
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