Classe: Rettili
Ordine: Testudines
Sottordini: Cryptodira
Famiglia: Testudinidae
Genere: Geochelone
Specie: G. carbonaria Spix, 1824
Sinonimo:
Chelonoidis carbonaria
La specie è originaria del Sud America e più precisamente di aree adiacenti al bacino del Rio delle Amazzoni: Panamá, Colombia, Venezuela, Brasile fino al nord dell'Argentina, Trinidad, Paraguay, Bolivia e alcune isole dei Caraibi (Barbados, Martinica, Guadalupa, Antigua, Isole Vergini). Occupa le aree aperte delle savane umide e le foreste tropicali. Ama gli ambienti spaziosi, caldi e umidi e rifugge la luce solare diretta.
Le dimensioni medie si aggirano sui 29-40 cm di lunghezza. Il carapace è liscio, robusto ed allungato, di colore in prevalenza scuro o nerastro con ampie areole gialle o giallastre o arancio o rosso-arancio degli scudi dorsali e laterali. Questa specie è priva di scuto nucale. Il piastrone è quasi o completamente giallo con una macchia a forma di rombo più o meno estesa in coincidenza del centro del piastrone stesso, con aree tendenti al nero ai margini degli scudi. La pelle della testa, della coda e delle zampe è prevalentemente nera o grigio scuro con macchie sulle scaglie gialle o arancio-rosso, più intenso sulle 4 zampe.
Testuggine carbonaria - Geochelone carbonaria (foto www.empireoftheturtle.com)
Testuggine carbonaria - Geochelone carbonaria (foto www.cardiffreptilecentre.co.uk)
Questa specie non effettua letargo, è necessaria quindi una sistemazione indoor durante la stagione fredda.
Il terrario va approntato in modo da potervi mantenere una temperatura diurna di 32°C nella zona calda e 23-25°C nella zona fresca, con un abbassamento notturno fino a 21 gradi per i cuccioli e 19/20 per gli adulti. L'umidità deve essere alta (80% circa) è utile tenere una ciotola larga e bassa per l'acqua. Per il fondo si può utilizzare torba di sfagno con normale terriccio, oppure fibra di cocco mischiata con terriccio.
La forma del terrario è importante che sia rettangolare con ampi rifugi e il cibo va somministrato nella zona più fresca.
Quando le temperature esterne si stabilizzano e alla notte non scendono sotto i 19 gradi possono stare all'aperto, in recinti ben riparati dal vento e molto ombreggiati.
E' una tartaruga onnivora, prevalentemente erbivora, erbe campestri quando la stagione lo permette e in inverno in mancanza di queste si possono sostituire con cicoria, indivia scarola e radicchio. Non deve mancare assolutamente una buona quantità di frutta matura (pere, mele, albicocche, pesche, uva spina, fragole, lamponi, melone, fichi e banane) e invertebrati (chiocciole, lombrichi, lumache, insetti). Occasionalmente si possono fornire funghi e proteine sotto forma di crocchette per cani (un paio di volte al mese).
In cattività la maturità sessuale viene raggiunta all'età di 7-9 anni e circa 25 cm di piastrone.
L'accoppiamento avviene regolarmente tutto l'anno: il maschio muove la testa a destra e sinistra, attratto dai colori accesi delle zampe della femmina, durante l'accoppiamento, assolutamente non aggressivo, emette suoni gutturali.
La femmina effettua mediamente 4-5 deposizioni all’anno ad intervalli di circa 30 giorni di 4-6 uova per volta.
Nel periodo in cui le femmine sono prossime alla deposizione è importante fornire osso di seppia e vitamine con calcio.
Le uova vanno incubate a 29-30,5°C. Altre informazioni su www.tartarugando.it
Si consiglia di allevare solo esemplari nati in cattività e non quelle importate dal Sud America in quanto arrivano in pessime condizione di salute, completamente disidratate e spesso con patologie che spesso ne provocano il decesso.