Classe: Rettili
Ordine: Squamati
Sottordini: Sauri
Famiglia: Chamaeleonidae
Genere: Chamaeleo
Specie: C. calyptratus Duméril & Bibron, 1851
Insieme al Camaleonte del Madagascar, è uno dei sauri maggiormente diffusi oggi tra i terraristici italiani. Il C. calypratus è una specie originaria dello Yemen.
In genere i maschi misurano circa 45-55 cm hanno un grande caso e dei speroni sulla base delle gambe, le femmine sono più piccole e non dotate di speroni.
Camaleonte africano - Chamaeleo calyptratus (foto http://digimorph.org)
Camaleonte africano - Chamaeleo calyptratus (foto www.amphibiancare.com)
Habitat: zone pianeggianti e frutteti, ecc.
Terrario: si consiglia di usare un terrario in rete di almeno 50x50x100 cm.
Substrato: come substrato è consigliabile usare cortecce in pezzi, terriccio o, per un effetto più naturale, terriccio con ciocche di muschio sparse qua e là.
Temperatura: essendo un animale a sangue freddo il vostro Calypratus dovrà ricevere calore da una fonte esterna al suo corpo, basterà posizionare uno spot e lampade UVA, arrivando a 26/32°C di giorno e 18/20°C di notte.
Umidità: nel terrario si dovrà mantenere un umidità pari al 60/80% per fare ciò basterà posizionare la ciotola dell’acqua nella parte più calda del terrario così che tramite evaporazione si innalzi il suo tasso, è consigliabile nebulizzare tre volte al giorno il terrario spruzzando anche sulla testa del camaleonte, stimolandolo a bere.
I Chamaleo calypratus in natura mangiano prevalentemente insetti.In cattività dovrete nutrirlo solo di tarme, caimani,camole ecc… integrando con calcio e vitamine apposite.
Prima di introdurre un nuovo ospite in casa è consigliabile far analizzare un campione di feci dal veterinario con un esame parassitologico e ogni tanto controllare la pelle del camaleonte alla ricerca di acari, controllare anche nella ciotola dell’acqua. Gli acari di presentano come piccoli puntini neri visibili ad occhio nudo. Strano atteggiamento, respiro rumoroso, improvvisa inappetenza sono sicuramente brutti segni e vanno riferiti quanto al più presto ad un veterinario competente.
a cura di Nicola Fontanella