Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Estrildidi
Genere: Uraeginthus
Specie: U. granatinus
Sinonimo: Granatina granatina
Estrildide africano. Il suo territorio di appartenenza comprende Angola, Zambia, Zimbabwe e Sud Africa. Il suo habitat è caratterizzato da zone semi-desertiche e zone di savana. Per questi uccelli è importante la presenza di piante di acacia.
Granatino - Uraeginthus granatinus (foto www.flickriver.com)
Granatino - Uraeginthus granatinus
Uccellino di circa 13 cm di lunghezza. Il colore predominante del piumaggio è il bruno. Una delle caratteristiche tipiche della specie è la mascherina all'apice della testa, di colore blu cobalto. Le guance sono viola,. La gola è di colore nero. Il suo codione è blu violaceo. Le zampe sono grigie chiare. Il becco è rosso. L'occhio è nero. In questa specie il dimorfismo sessuale è ben evidente in quanto la femmina presenta i colori del piumaggio un po' più pallidi rispetto ai soggetti di sesso opposto. La sua coda è molto lunga rispetto ai normali rapporti degli estrildidi, senza di questa sarebbe uno degli uccelli più piccoli al mondo.
Non è un estrildide facile da far riprodurre, ma comunque abbastanza robusto. È un uccello esotico che ha bisogno di temperature calde, mai inferiore ai 20° C. L'ideale è alloggiarlo in un locale dove la temperatura ambientale oscilli tra i 20° e i 25° C. Il calore solare è molto importante e quindi, se alloggiato all'esterno è buona norma posizionare la gabbia o voliera dove possa arrivare la luce solare diretta. In gabbia è sempre in movimento. Nonostante tutti i soggetti visibili oggi in Europa sono nati in cattività, ha mantenuto molto dell'istinto selvatico, perciò si rivela sempre piuttosto agitato quando è in presenza di persone. Durante tutto l'anno si rivela una specie molto aggressiva, perciò si consiglia di tenerli divisi per coppie. Durante il periodo amoroso entrambi i soggetti lavorano, soprattutto il maschio, che assume il compito della costruzione del nido, una cosa alquanto inusuale per la maggior parte degli esotici dove è la femmina che sovente costruisce il nido. Il nido da utilizzare è quello a cassetta, o a forma di pera in vimini; in ogni caso si adatta bene ad ogni tipo di nido. Per foderare il nido utilizza fibre vegetali: fibre di cocco, fili d'erba, ecc.. La durata della cova è di circa tredici giorni. I genitori si alternano nella cova, come la maggioranza degli estrildidi. Se si ha fortuna, la coppia andrà in amore senza grossi problemi, ma il problema sussiste al momento in cui nascono i piccoli, poiché in natura questi esotici vivono a temperature molto calde, per cui allo stato libero loro non sono soliti riscaldare i piccoli nel nido, e per questo motivo molto pulli muoiono di ipotermia. L'uso di balie permette di provvedere adeguatamente ai nuovi nati. La loro dieta è a base di misto da esotici, pastoncino all'uovo, integrato con semi germinati. Frutti e verdura possono essere forniti a volontà. Fondamentali sono gli alimenti di origine animale, quindi durante le cove necessita di prede vive in abbondanza. Bevono molto raramente, infatti nel loro habitat naturale l'acqua è una risorsa rara e quindi loro si sono adattati a farne poco uso, metabolizzando ottimamente quella presente nella frutta e nella verdura.
Alle mostre ornitologiche questi uccellini esotici si possono ammirare raramente. Per vedere alcuni esemplari di Granatino si deve andare a vedere una delle varie mostre ornitologiche specialistiche di esotici, che vengono organizzate, solitamente da settembre a dicembre, su tutto il territorio nazionale. Essendo poco presente alle mostre ornitologiche, questa specie viene giudicata nella medesima categoria di tanti altri estrildidi africani e australiani meno comuni, categoria denominata “altri estrildidi ancestrali”.
Scheda realizzata da Federico Vinattieri http://ornitologia.difossombrone.it