Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Estrildidi
Genere: Neochmia
Specie: N. ruficauda Gould, 1837
Facente parte del grande gruppo degli Estrildidi australiani, questo grazioso uccellino vive nelle zone di costa del Nord-Ovest dell'Australia. Il suo habitat naturale sono le zone cespugliose e umide, con presenza di ristagni d'acqua, risaie e erba alta.
Diamante coda rossa - Neochmia ruficauda (foto http://digilander.libero.it/fra2283)
Diamante coda rossa - Neochmia ruficauda (foto wikimedia.org)
Si tratta di un uccellino di circa 11 cm di lunghezza. La sua livrea è unica e inconfondibile. Possiede un colore verdastro come fondo del piumaggio. Questo colore è interrotto da punteggiature bianche sul petto e sulle guance. La sua maschera è rossa, così come il codione, zona colorata da cui prende il nome. Le sue zampe sono chiare. Il suo becco è rosso acceso. L'occhio è scuro. Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente in quanto il colore del piumaggio nei soggetti di sesso femminile è più pallido, inoltre nei maschi la maschera è più ampia.
Per cimentarsi nell'allevamento di questo piccolo esotico si deve tener presente che uno dei fattori fondamentali è la temperatura ambientale, che nel locale di allevamento non deve mai scendere sotto i 15 gradi C. Nel periodo estivo invece può stare anche all'esterno.
E' adatto anche alla vita in voliera mista, ma per far selezione è consigliabile ovviamente dividerli a coppie. Tutto sommato è una specie abbastanza rustica.
Il nido ideale per lui è quello a forma di pera, fatto in vimini, ma và benissimo anche il comune nido a cassetta. Ama anche costruirsi il nido da solo, perciò se allevato in voliera è buona norma fornire loro molte fibre vegetali, come fili d'erba e fibre di cocco. La femmina depone da tre a sei uova. La schiusa avviene dopo circa 13 giorni. Per allevare i piccoli bisogna mettere a loro disposizione un pastoncino molto proteico. I novelli escono fuori dal nido dopo circa tre settimane dalla nascita. Se la coppia viene sottoposta a stress o la gabbia è posta in luogo non adatto, può succedere che la coppia abbandoni la cova, in questo caso bisogna aver pronta una coppia di balie che possano fungere da “incubatrice naturale” per portare a termine la cova e per nutrire i pulli nati. Oltre alla classica miscela da esotici, la dieta può comprendere anche verdura e qualche frutto, ma senza eccedere. Le spighe di panìco sono sempre ben accette e molto gradite. Talvolta è bene integrare il pastoncino con prede vive, come tarme della farina.
Questo piccolo esotico viene a volte impiegato anche in ibridazione; tra gli incroci più riusciti vi è quello con il “Diamante di Bichenow”.
Nelle mostre ornitologiche nazionali non è sempre presente; lo si può ammirare soprattutto nell'ambito delle mostre specialistiche di esotici, ma è più raro ammirarlo alle normali mostre dove non sono presenti le rassegne dei club di razza.
Scheda realizzata da Federico Vinattieri http://ornitologia.difossombrone.it