Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Estrildidi
Genere: Hypargos
Specie: H. niveoguttatus
Questo uccellino esotico fa parte del grande gruppo degli Estrildidi Africani. In natura vive in un vasto territorio che comprende Angola, Zaire, Mozambico, Kenia e Paesi limitrofi. Predilige le zone di savana o anche zone semi-desertiche in prossimità di boscaglie.
Amaranto fiammante - Hypargos niveoguttatus (foto www.africanbirdclub.org)
Amaranto fiammante - Hypargos niveoguttatus (foto http://ibc.lynxeds.com)
Uccellino di circa 13 cm di lunghezza. Molto elegante. La sua livrea è di facile identificazione poiché presenta una parte del corpo di colore rosso, che comprende petto e cappuccio; il suo ventre è totalmente nero; presenta fianchi neri con punteggiature bianche. Il sottocoda e la coda sono neri, mentre il codione è rosso. Le ali sono di un colore bruno tendente al verde. Occhi neri con un vistoso cerchio oculare di colore chiaro. Il becco è grigio, così come le zampe. In questa specie il dimorfismo sessuale è evidente in quanto la femmina presenta il colore marrone sia sulla testa che sul ventre, a differenza del maschio.
Non è semplicissimo far riprodurre questi uccellini, in quanto in fase di riproduzione si rivelano decisamente aggressivi tra loro, quindi non sono propriamente adatti a vivere e riprodursi in piccole colonie; è preferibile farli riprodurre a coppie separate in gabbie. Amano costruirsi il nido da soli, ma avrete maggior successo nel mettere a loro disposizione un comune nido a cessetta aperto. Per foderare il nido utilizzano fibre vegetali di vario genere, tra cui le fibre di cocco o di juta, ma la femmina usa anche parte delle sue piume per renderlo più morbido e confortevole, quindi non c'è da stupirsi se durante il periodo delle cove, la femmina sembra in piena fase di muta. Come gran parte degli altri esotici, la cova ha una durata di circa 13 giorni. Se la coppia funziona, allevano senza difficoltà, se invece la coppia non dimostra attitudine all'allevamento, allora è consigliabile l'impiego di balie per allevare i pulli. I piccoli lasciano il nido a circa tre settimane di vita, ma devono rimanere con i genitori fino allo svezzamento che avverrà a circa 40-45 giorni di età. Per allevare i nidiacei non sono dei grandi amanti del classico pastoncino all'uovo, ma sovente usano prede vive come tarme della farina o anche semi germinati.
Importante sapere che per allevare questa specie bisogna disporre di un locale privo di umidità eccessiva e dove la temperatura non scenda al di sotto dei 20-25°C. E' buona norma far formare le coppie in voliere, ma se si vuol far selezione allora bisogna rischiare e forzare il maschio ad accettare una determinata femmina.
Anche questa specie non è molto comune nell'ambito delle mostre ornitologiche nel nostro Paese, ma viene comunque molto apprezzata da gli amanti degli uccelli esotici.
Scheda realizzata da Federico Vinattieri http://ornitologia.difossombrone.it