La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini atti ad essere designati con la indicazione geografica tipica “Venezia Giulia” comprende l’intero territorio amministrativo delle province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine nella Regione Friuli Venezia Giulia.
La coltivazione della vite nel territorio dell’attuale regione Friuli Venezia Giulia è stato fin
dall’antichità protagonista indiscusso fin dall’antichità. In epoca romana il vino Pucino era molto
apprezzato alla corte imperiale di Roma e come narra Tito Livio il Senato inviò ad Aquileia dei coloni
per diffondere la coltivazione della vite.
Sotto la dominazione Longobarda di Teodorico prima, e dei suoi successori, la coltivazione della vite
godette di un periodo di espansione testimoniato anche da pregevoli reperti archeologici conservati
presso il tempietto Longobardo di Cividale del Friuli.
Durante il medievo la ribolla era dono gradito presso le corti europee e successivamente ai luogotenenti
della Serenissima Repubblica di Venezia sia presso quelli di area austriaca al soldo dei conti di Gorizia
e il vino costituiva merce di scambio e mezzo di pagamento dei tributi o dei debiti.
All’inizio del 1500 la serenissima repubblica dominava il Friuli mentre il potere degli Asburgo si
estendeva sul goriziano e la Venezia Giulia , i veneziani promuovevano il vino prodotto in questi
territori in tutti i suoi domini e lo utilizzava negli scambi commerciali con gli altri paesi europei, questo
provocò l’innalzamento dei dazi doganali imposti dallo stato austriaco per l’importazione dei vini nella
contea di Gorizia e dei suoi porti, il provvedimento portò aspetti positivi in quanto venne incrementata
la produzione locale e aumentarono le superfici investite a vigneto nelle zone sottoposte alla
dominazione austriaca.
Con il XIX secolo arrivarono in Friuli le prime viti di pinot grigio, bianco, nero, merlot e sauvignon
grazie al conte de la Tour che aveva sposato la nobile proprietaria di Villa Russiz a Capriva del Friuli
che si diffusero in tutto il Friuli, e si arrivò a una base ampelografia che sfiorava le trecento varietà.
Nella seconda metà del XX secolo anche grazie all’ opera di formazione dell’Istituto Sperimentale per
la vitivinicoltura di Conegliano, fu attuata una profonda e importante trasformazione dei vigneti e degli
impianti di vinificazione che dalla cantina padronale divennero moderni impianti tecnologici affidati a
enologi che seppero esaltare le caratteristiche organolettiche dei vini prodotti portando i vini prodotti
nel Friuli Venezia Giulia all’eccellenza nazionali ed internazionale soprattutto per quanto riguarda
quelli a bacca bianca.
Ribolla Gialla (foto www.mychef.tv)
L’indicazione geografica tipica “Venezia Giulia” è riservata ai seguenti vini:
- bianchi, anche nella tipologia frizzante;
- rossi, anche nella tipologia frizzante e novello;
- rosati, anche nella tipologia frizzante;
I vini a indicazione geografica tipica “Venezia Giulia” bianchi, rossi e rosati devono essere ottenuti
da uve provenienti da vigneti composti, nell’ambito aziendale, da uno o più vitigni idonei alla
coltivazione per le province di Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine, iscritti nel registro nazionale delle
varietà di vite per uve da vino..
L’ indicazione geografica tipica “Venezia Giulia”, con la specificazione di uno dei seguenti vitigni
idonei alla coltivazione per le province di Gorizia, Pordenone, Trieste ed Udine, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti
nell’ambito aziendale per almeno l’85% dal corrispondente vitigno riportati per ciascuna delle province.
Provincia di Gorizia:
Cabernet Franc
Cabernet Sauvignon
Cabernet (Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon)
Malvasia istriana
Merlot
Pinot bianco
Pinot grigio
Pinot nero
Refosco dal peduncolo rosso
Ribolla gialla
Riesling renano
Riesling italico
Sauvignon
Terrano
Verduzzo friulano
Chardonnay
Incrocio Manzoni 6.0.13
Moscato giallo
Schioppettino
Per la provincia di Pordenone:
Cabernet Franc
Cabernet Sauvignon
Cabernet (Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon)
Merlot
Pinot bianco
Pinot grigio
Pinot nero
Glera
Refosco nostrano
Refosco dal peduncolo rosso
Ribolla gialla
Riesling renano
Sauvignon
Traminer aromatico
Verduzzo friulano
Chardonnay
Forgiarin
Incrocio Manzoni 6.0.13
Sciaglin
Ucelut
Per la provincia di Trieste:
Malvasia istriana
Merlot
Refosco dal peduncolo rosso
Sauvignon
Terrano
Chardonnay
Pinot bianco
Vitouska
Per la provincia di Udine:
Cabernet Franc
Cabernet Sauvignon
Cabernet (Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon)
Merlot
Pinot bianco
Pinot grigio
Pinot nero
Glera
Refosco nostrano
Refosco dal peduncolo rosso
Riesling renano
Sauvignon
Schioppettino
Verduzzo friulano
Chardonnay
Franconia
Incrocio Manzoni 6.0.13
Possono concorrere alla produzione dei mosti e dei vini sopra indicati, le uve dei vitigni a bacca di
colore analogo, non aromatici, idonei alla coltivazione per le rispettive province sopra indicate, fino ad
un massimo del 15%.
I vini a indicazione geografica tipica “Venezia Giulia” con la specificazione di un vitigno possono essere prodotti anche nella tipologia frizzante e limitatamente ai vitigni a bacca
rossa alla tipologia novello.
I vini ad indicazione geografica tipica “Venezia Giulia”, all’atto dell’immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
“Venezia Giulia” bianco:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,00% vol;
acidità totale minima: 3,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 14,0 g/l;
“Venezia Giulia” rosato:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,00% vol;
acidità totale minima: 3,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 15,0 g/l.
“Venezia Giulia” rosso:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 9,0% vol;
acidità totale minima: 3,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l.
I vini a indicazione geografica tipica «Venezia Giulia», anche con la specificazione del nome del
vitigno, prodotti nelle tipologie “novello” e “frizzante”, all'atto dell'immissione al consumo, devono
avere il seguente titolo alcolometrico volumico totale minimo:
«Venezia Giulia» Novello 11,00% vol;
«Venezia Giulia» Frizzante 10,50% vol.
I vini ad indicazione geografica tipica “Venezia Giulia”, all’atto dell’immissione al consumo, devono avere le seguenti caratteristiche:
“Venezia Giulia” bianco:
colore: da giallo paglierino a giallo dorato, talvolta con riflessi verdolini o ramati;
odore: gradevole e fine, talvolta aromatico;
sapore: gradevole, da secco a dolce.
“Venezia Giulia” rosato:
colore: rosato più o meno intenso;
odore: gradevole e delicato;
sapore: fresco e armonico, da secco a dolce.
“Venezia Giulia” rosso:
colore: rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi aranciati;
odore: vinoso, gradevole, talvolta etereo o fruttato;
sapore: armonico, da secco a dolce.
I vini a indicazione geografica tipica «Venezia Giulia» con la specificazione del nome del vitigno, all'atto dell'immissione al consumo, oltre alle caratteristiche sopra specificate per i vini del corrispondente colore, devono presentare le caratteristiche organolettiche proprie del vitigno.
Variano a seconda della tipologia di vino.