La zona di produzione del vino «ROSSO CÒNERO» comprende l'intero territorio comunale di Ancona, Offagna, Camerano, Sirolo Numana e parte dei comuni di Castelfidardo ed Osimo.
L’area anconetana è stata influenzata dai Dori e dalla civiltà dorica, in quanto fondarono la città di
Ancona. E proprio i coloni greci 10 secoli a.C. hanno lasciato tracce sicure di viticoltura e di
vinificazione. Altrettanto si può dire per gli Etruschi ai quali si possono attribuire le prime nozioni
tecniche di coltivazione della vite e di elaborazione enologica, che si diffusero anche nel territorio
marchigiano dov’erano installati i Piceni.
Che i Piceni conoscessero l’uva e il vino è dimostrato dal ritrovamento archeologico di circa 200
vinaccioli di Vitis Vinifera in una tomba in quel di Matelica del VII sec. a.c..L’influenza di Roma
consentì a Plinio di descrivere un centinaio di varietà di viti coltivate nell’area Picena al suo tempo
e di dire “sul mare Adriatico si può citare, fra gli altri, il vino “Pretoriano” prodotto nella zona di
Ancona”. E, ancora, Apicio Marco Gavio, personaggio romano di arte culinaria, ricorda un vino “anconetanum”, rosso e piuttosto corposo.
La presenza nel territorio di numerose aziende agricole con una lunga tradizione vitivinicola e le
residenze storiche costruite negli scorsi secoli destinando il piano terra alla trasformazione vinicola
hanno permesso la produzione di vini rossi che hanno affrontato il mercato con notevoli successi
anche nelle competizioni di alto livello.
Produttori illuminati e cantine, anche di interesse architettonico, diedero avvio alla denominazione
di origine con il rinnovo e l’espansione dei vigneti negli anni ‘60 confermando al vitigno
Montepulciano la massima espressione del legame tra uve, vino e territorio e che qui esalta le sue
migliori caratteristiche.
Rosso Conero Doc (foto www.baiadiportonovo.it)
Base ampelografica
Il vino a denominazione di origine controllata ROSSO CÒNERO deve essere ottenuto dalle uve
prodotte dai vigneti aventi, nell'ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
Montepulciano minimo 85%, possono concorrere alla produzione di detto vino, fino al 15%, tutti gli
altri vitigni non aromatici, a bacca rossa, idonei alla coltivazione nella regione Marche.
I vini a denominazione di origine controllata «Rosso Conero» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol;
acidità totale minima: 4,5 g/l;
estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l.
È in facoltà del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali, modificare con proprio decreto i limiti minimi sopra indicati per l'acidità totale e l'estratto non riduttore.
I vini a denominazione di origine controllata «Rosso Conero» all'atto dell'immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso rubino;
odore: gradevole, vinoso;
sapore: sapido, armonico, asciutto, ricco di corpo.
In relazione alla eventuale conservazione in recipienti di legno il sapore dei vini può rilevare lieve sentore di legno.
Il Rosso Conero, ad un anno dalla vendemmia, si abbina piacevolmente a cibi succulenti, grassi, aromatici, anche a tendenza dolce. Più maturo e morbido si accosta bene ai primi piatti di pasta ripiena (tortellini, agnolotti, ravioli) e primi conditi con salse rosse, anche di carne. Temperatura di servizio 18°C circa.