Nome: Drosera capensis L.
Genere: Drosera
Famiglia: Droseraceae
Provenienza: regione della Città del Capo, in Sudafrica, da cui prende il nome. Per le sue ridotte dimensioni, la facilità di coltivazione e l'abbndante produzione di semi, è diventata una delle più comuni specie di Drosera coltivate.
La Drosera capensis presenta foglie dalla forma lineare, lunghe fino a 15 cm e larghe 1 cm, ricoperte di tentacoli colorati che presentano gocce di colla alle loro estremità con la quale catturano insetti. Quando l'insetto viene catturato, la foglia si arrotola, questo aiuta la digestione portando più ghiandole digestive, che si trovano nella regione centrale della foglia, a contatto con la preda. Al termine del processo digestivo la foglia torna a srotolarsi. Normalmente resta in vita ma se l'insetto era di dimensioni maggiori delle prede abituali (moscerini, zanzare) la foglia si secca e viene subito risostituita. La pianta ha la tendenza a mantenere le foglie morte della precedente stagione, ed il fusto della pianta può diventare lungo e legnoso nel corso del tempo.
Drosera capensis (Di I, Luc Viatour, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1714942)
Dopo la cattura di un insetto la foglia si arrotola su sé stessa (Di Nessun autore leggibile automaticamente. NoahElhardt presunto (secondo quanto affermano i diritti d'autore). - Nessuna fonte leggibile automaticamente. Presunta opera propria (secondo quanto affermano i diritti d'autore)., CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=702006)
Temperatura: pianta da interno, la temperatura ideale va dai 18° ai 30° C.
Luce: predilige posizioni ben soleggiate.
Annaffiature ed umidità ambientali: va annaffiata con acqua piovana o distillata, assolutamente priva di calcare; mantenere sempre umida anche nella stagione invernale. Mantenere 2-3 cm di acqua nel sottovaso.
Substrato: il subastrato ideale è la torba bionda acida. Non utilizzare la vermiculite.
Concimazioni ed accorgimenti particolari: non va concimata.
Fiorisce in primavera, producendo un lungo stelo (fino a 30 cm) al termine del quale è presente una spiga contenente numerosi fiori (a cinque petali) di colore rosa. I fiori sono autoimpollinanti e producono semi a forma di fuso in quantità, che sono rilasciati dall'involucro quando il fiore muore.
Si può riprodurre anche per talea di foglia e talea di radice.
Importante nella coltivazione di Drosera capensis, come per il resto delle carnivore, è l'utilizzo di acqua priva di qualsiasi sale disciolto.