E' una pianta dal portamento elegante che può raggiungere anche il metro e mezzo di altezza. In alto porta un grappolo di fiori di un bellissimo colore azzurro-turchino, che rassomigliano a degli elmetti. La radice piuttosto scura può sembrare un rapanello di media grossezza.
Cresce soprattutto nei luoghi umidi, ai margini dei boschi di montagna con una decisa preferenza per i terreni che fiancheggiano le malghe e per quelli sui quali crescono numerose le ortiche.
L'aconito è una pianta velenosissima in ogni sua parte ed è saggia regola evitare ogni contatto. Chi ne avesse raccolto anche i soli fiori, abbia la precauzione di lavarsi accuratamente le mani prima di toccare cibo.
Anche la radice ha un alto potenziale di velenosità: basta assaggiarne un po' per morire in pochi minuti.
Aconito - Cicuta - Colchico
La cicuta è una pianta frequente, anzi piuttosto diffusa soprattutto in mezzo alle macerie, negli incolti, presso le case. E' una pianta velenosa e molto pericolosa specialmente per la sua somiglianza con il prezzemolo.
La cicuta però è una pianta dotata di un fusto eretto, cilindrico, alto da uno a due metri che si presenta chiazzato da una serie di macchie rosso-vinate. Stropicciandone le foglie, queste ultime, a differenza di quelle del prezzemolo, emanano un odore decisamente sgradevole.
Al Conium maculatum assomiglia la "cicuta virosa", anch'essa velenosa e le cui foglie profumano di prezzemolo, mentre la radice, al taglio, emette un lattice giallastro.
Nelle Alpi, però, è piuttosto rara.
Il colchico è una pianta diffusa nei prati di tutte le vallate alpine. Verso primavera si sviluppano delle belle foglie lanceolate, che possono raggiungere i venti o trenta centimetri di larghezza. In mezzo a questa foglie di un bel verde caratteristico, matura, verso giugno, il frutto, una specie di borsa piena di piccoli semi dapprima bianchi, quindi alquanto scuri.
Il colchico fiorisce in autunno, gli ultimi fiori dell'anno, che mettono sempre un po' di tristezza in chi si attarda nelle ultime passeggiate. Questi fiori assomigliano a dei tulipani piuttosto slanciati e assumono un bel colore lilla-porporino.
Il colchico è una pianta tutta velenosa, dalle foglie, ai semi, ai fiori. Se capita di manipolarlo è necessario lavarsi accuratamente le mani. Anche nel campo delle piante, purtroppo, come in quello dei funghi, le cronache dei giornali registrano frequenti avvelenamenti spesso mortali. Un po' di attenzione, quindi, un po' di tempo perso nel consultare qualche libro di testo o qualche botanico sono precauzioni che non nuocciono perché se delle erbe ci viene la salute, può succedere per inesperienza o leggerezza anche il contrario.
Ferrante Cappelletti Dalle erbe la salute Piante medicinali dell'arco alpino Publilux Trento 1977
Aconito - Aconitum napellus (foto www.malisano.it)