Classe: Mammiferi
Ordine: Artiodattili
Famiglia: Camelidi
Genere: Lama
Specie: L guanicoe Muller, 1776
Il Guanaco è una delle quattro specie di camelidi sudamericani; le altre sono l'alpaca, il lama e la vigogna (Lama guanicoe Muller 1776 - Guanaco;
Lama glama Linnaeus 1758 - Lama;
Vicugna vicugna Molina 1782 - Vigogna;
Vicugna pacos Linnaeus 1758 - Alpaca. Queste specie erano allevate non solo per il loro valore quali bestie da soma, ma anche per ricavarne carne e lana.
L’arrivo dei dominatori spagnoli ha portato a un regresso della camelicoltura poiché le guerre e poi il disinteresse portarono alla loro uccisione indiscriminata a scopo alimentare; inoltre l’importazione di altro tipo di bestiame (bovini, equini, ovini, ecc.) fece sì che i camelidi fossero relegati nelle zone a quote più elevate, in particolare sugli altipiani andini, dove vengono tuttora allevati.
E' diffuso nell'America del Sud, in particolare Bolivia, Cile e Argentina.
Come il lama, anche il guanaco presenta un manto doppio: uno più ruvido all'esterno e uno più soffice all'interno. Quest'ultima copertura è molto pregiata, tant'è che risulta molto più costosa della lana di alpaca. Il colore del manto varia di poco da individuo a individuo: solitamente si va dal marrone chiaro al color cannella scuro, con riflessi bianchi nella parte inferiore. Il muso è invece di colore grigio, con piccole orecchie dritte.
Guanaco - Lama guanicoe (foto http://animalesyplantasdeperu.blogspot.it)
La carne di guanaco ha sempre avuto un ampio uso in cucina: si preparano tuttora vari tipi di stufati, filetti e bistecche. I Tehuelches ne mangiavano anche le viscere e il grasso crudo. La parte magra dello stomaco serve per preparare un sanguinaccio: si lega lo stomaco a una delle estremità e si fa poi ruotare senza lavarlo, dopodiché si riempie di sangue condito con sale e grasso leggermente piccante. L’insaccato viene poi appeso tramite l’altra estremità e arrostito lentamente nella cenere calda accanto al fuoco. Talvolta viene infilzato e prende così il nome di ‘abel-abel’. I Tehuelches lo utilizzavano come condimento.
La carne di guanaco ha sempre avuto un ampio uso in cucina: si preparano tuttora vari tipi di stufati, filetti e bistecche. I Tehuelches ne mangiavano anche le viscere e il grasso crudo. La parte magra dello stomaco serve per preparare un sanguinaccio: si lega lo stomaco a una delle estremità e si fa poi ruotare senza lavarlo, dopodiché si riempie di sangue condito con sale e grasso leggermente piccante. L’insaccato viene poi appeso tramite l’altra estremità e arrostito lentamente nella cenere calda accanto al fuoco. Talvolta viene infilzato e prende così il nome di ‘abel-abel’. I Tehuelches lo utilizzavano come condimento.