Tipologia: Riserva Naturale Regionale
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Provincia: Gorizia
Si trova tra Grado e Monfalcone in provincia di Gorizia, nella zona in cui le acque dell'Isonzo raggiungono l'Adriatico. Costituisce una delle aree di maggior interesse naturalistico d'Italia e riveste importanza internazionale quale habitat per gli uccelli acquatici, sia migratori che nidificanti.
La Regione Friuli Venezia Giulia sostiene l'istituzione, in seno alla Riserva Naturale Regionale della Foce dell'Isonzo, della Stazione Biologica Isola della Cona (SBIC - www.sbic.it).
La Riserva naturale Regionale Foce d'Isonzo è una delle 51 zone umide italiane (siti) protette che rispettano i sensi della Convenzione internazionale di Ramsar,Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa .
Per "zone umide" s'intendono «...le paludi e gli acquitrini, le torbiere oppure i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri.»
Laguna alla foce del fiume Isonzo
Riserva Naturale Regionale Foce dell'Isonzo comprende il corso del fiume Isonzo negli ultimi 15 chilometri, una vasta zona intorno alla foce e, al centro, l'isola della Cona: un'osasi incontaminata di quasi 2.400 ettari dove è possibile osservare specie botaniche e animali di assoluta eredità. E' la zona umida più settentrionale del Mediterraneo, che segna il confine tra le coste basse del Veneto e quelle alte e rocciose del Carso e dell'Istria, ed è caratterizzata da habitat naturali differenti.
Invertendo il funzionamento del sistema di bonifica delle paludi, è stata ricreata una palude d'acqua dolce; lungo l'argine è invece possibile osservare un ambiente marino dai bassi fondali, regolato dalle maree, con isolotti di vegetazione (le barene), colorati a fine estate dal violetto della statice, e aree sommerse fangose che emergono durante la bassa marea (le velme). Tra lo sbarramento del grande argine dell'Isonzo e la sua sponda naturale c'è la zona golenale con boschi di ontano nero, canneti e piccole radure dove in primavera fioriscono le orchidee di palude. Alla foce dell'Isonzo un imponente banco sabbioso, in continua evoluzione per l'apporto di sedimenti del fiume, si protende verso il mare. Più all'interno e verso nord ci sono ancora esempi di boschi planiziali.
Nella palude d'acqua dolce (il cosiddetto "Ripristino") d'inverno sostano migliaia di anatidi; sono state individuate 285 specie di uccelli tra cui il cavaliere d'Italia e il falco di palude. L''ambiente marino lungo l'argine è visitato da molti uccelli acquatici tra cui il chiurlo, simbolo della riserva.
Il banco sabbioso alla foce funge da dormitorio per migliaia di uccelli, tra i quali il raro edredone e la beccaccia di mare. Nei oschi più interni si può osservare il falco pcchiaiolo.
Tra le specie nordiche di uccelli acquatici: l'edredone in tutti i mesi dell'anno, oche (selvatica, lombardella), cigno reale, orco e orchetto marino, quattrocchi, pesciaiola, smergo minore, moretta codona durante l'inverno o le migrazioni.
Tra le specie a prevalente distribuzione mediterranea il cavaliere d'Italia, la sgarzetta, il mignattino, il gabbiano reale.Tra le nidificanti la folaga, il germano reale, l'airone rosso maggiore, il falco di palude.
Sono presenti anche molti mamiferi: oltre ai cavalli di razza Camargue (chiamati Delta) e alle mandrie di bovini si possono incontrare caprioli, volpi e puzzole.
Dal punto di vista botanico si segnalano varie specie di orchidee, biancospini, frassini, ontani, salici e pioppi, e, sulle "barene", spartina, astro marino e statice.
Riserva Naturale Regionale Foce dell'Isonzo
Cavalli Camargue nella Riserva Foce dell'Isonzo (foto www.lauromagrisphotonature.com)
Centro visite
Il centro visite si trova sull'isola della Cona; da qui partono i sentieri per gli osservatori naturalistici. Presso il museo del centro visite si trovano anche le stalle e i recinti con alcuni cavalli di razza Camargue introdotti da alcuni anni e utilizzati per le escursioni, la maggioranza comunque vive allo stato libero. Gli osservatori, costruiti sul modello dei casono lagunari, sono adibiti all'educazione ambientale e alla didattica naturalistica.
Come raggiungere l'area protetta
In auto: A4 Venezia-Trieste uscita Palmanova, poi 15 km sulla SP22.
In treno: linea Venezia-Portogruaro-Cervignano del Friuli e pullman per Aquileia (8 km). Aquileia e Grado distano 11 km.
L'isola della Cona, che si trova al centro della Riserva Naturale Regionale Foce dell'Isonzo si raggiunge da Grado percorrendo la SP2 in direzione Monfalcone e girando a destra alla deviazione.
Gestione:
Società Coop. Rogos che gestisce la Riserva Naturale Foce dell’Isonzo, la Riserva naturale dei Laghi di Doberdò ed il Giardino Botanico Carsiana.
Email: info@rogos.it
Telefono: +39 329 0782902
Sito: www.rogos.it