Tipologia: Parco Archeologico Storico Naturale Regionale; istituito con L.R. 3 aprile 1990, n. 11.
Regione: Basilicata
Provincia: Matera
Il Parco Archeologico Storico Regionale Chiese rupestri del Materano (noto anche come Parco della Murgia Materana) interessa un'area di 8.000 ettari circa nei comuni di Matera e Montescaglioso. I Sassi di Matera sono stati inseriti dall'Unesco nell'elenco dei siti patrimonio dell'Umanità.
Parco Archeologico Storico Chiese rupestri del Materano (foto www.parcomurgia.it)
Il Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, più semplicemente detto Parco della Murgia Materana, è caratterizzato da una roccia tenera costituita da profondi solchi che disegnano rupi, forre, grotte, gravine dove l'uomo vi si è insediato sin dalla preistoria. Ad ovest di Matera, il perimetro del Parco corre su di una ristretta fascia lungo il corso della Gravina di Picciano che, partendo dall'omonimo colle giunge alla confluenza del fiume Bradano.
Bellissima è la Gravina di Matera, enorme solco calcareo (lungo 20 km) che attraversa il territorio giungendo fin sotto l'abitato di Montescaglioso.
Un territorio suggestivo che nasconde ricchezze naturalistiche e testimonianze storiche di eccezionale valore. I fianchi, orientale e occidentale della Gravina, sono sostanzialmente diversi: il primo, ha una struttura morfologica più complessa a causa della presenza dell'abitato di Matera e sempre sullo stesso versante, più a sud, posto su un colle argilloso dell'abitato di Montescaglioso.
Il secondo fianco, disabitato, è un blocco calcareo privo di vegetazione arborea nella parte più vicina alla città di Matera, ma ricoperto dalla caratteristica vegetazione mediterranea nel quale sono rivenibili le tracce dell'uomo tra cui chiese rupestri, villaggi preistorici di epoca neolitica, antiche cave e masserie. Le pareti rocciose verticali e la ricca vegetazione che si sviluppa all'interno dei confini del Parco determinano la formazione di ambienti naturali che permettono la presenza di specie volatili rarissime.
In nessuna altra città d'Italia, oltre a matera, è possibile osservare tanti rapaci: capovaccaio, lanario, biancone, nibbio, grillaio, gufo reale.
L'ampio numero delle Chiese Rupestri a Matera e nell'immediato territorio circostante è uno dei tratti distintivi e più spettacolari dell'insediamento rupestre nell'area.
Circa centocinquanta siti di culto compresi in un lasso temporale che dall'alto Medioevo giunge fino al secolo XIX.
Gravina di Matera (foto www.sassiweb.it)
Gestione:
Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano
Via Sette Dolori, 10 (Rione Sassi)
75100 Matera
Sito web: www.parcomurgia.it